Augusta per due giorni nella morsa degli incendi


AUGUSTA – Tra ieri, giornata che ha segnato i 42 gradi, e questo sabato sono stati numerosi gli incendi nel territorio di Augusta, dalla Borgata alla Baia del Gambero, che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento. Non si sono, nel complesso, registrati danni alle abitazioni, ma nelle zone delle fiamme è andata distrutta parte della vegetazione e della macchia mediterranea.
Il venerdì con il picco del caldo aveva visto fiamme già alle prime luci del mattino al Monte, divampando un incendio in via Panoramica che ha lambito le abitazioni, per fortuna senza arrecarvi danni. Vigili del fuoco in azione fino a mezzogiorno per domare il rogo. La sera si è registrato un incendio alla Borgata, in un terreno incolto nei pressi del cavalcaferrovia del viadotto Federico II.
Nelle prime ore del pomeriggio di oggi, i vigili del fuoco sono intervenuti alla Gisira e, più a nord, alla Baia del Gambero. Interventi pomeridiani meno impegnativi in piazza Unità d’Italia e in via Catania, alla Borgata. Nelle suddette operazioni sono intervenuti a dare supporto anche i volontari di protezione civile (di Augusta e Melilli) e gli operai della Forestale, oltre a, per quanto di competenza, militari e forze dell’ordine.
Giovanni Di Raimondo, coordinatore provinciale Usb (Unione sindacale di base) dei vigili del fuoco, osserva che “non c’è un sistema adeguato di prevenzione e repressione“.
Ha parlato di “disonesti che deliberatamente appiccano il fuoco e poi scappano“, il sindaco Giuseppe Di Mare, che ieri ha attivato il Coc (Centro operativo comunale), alla luce degli incendi in corso nella serata. “Costoro sono tra gli esseri più spregevoli e da considerare dei veri e propri delinquenti – ha aggiunto il primo cittadino, in riferimento a eventuali piromani dietro gli incendi di questo fine luglio – perché mettono a repentaglio la vita di tante persone che potrebbero esserne coinvolte per domare l’incendio o per provare a salvare i loro affetti“.
Nel frattempo, oggi il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha chiesto al capo del governo nazionale, Mario Draghi, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione civile. “La richiesta si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola – si spiega nel comunicato della Regione – L’eventuale riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato“.
(Nel collage di copertina, due foto di incendi divampati ieri postate da cittadini sui social: a sinistra il viadotto Federico II, a destra via Panoramica)