Augusta, ‘Todaro’ tagliata dal dimensionamento, Triberio polemizza: “Salvate altre 3 scuole in provincia”
AUGUSTA – Arriva dal consigliere comunale del Pd, Giancarlo Triberio, un affondo politico sulla soppressione del 3° Istituto comprensivo “Salvatore Todaro”, sancita con il decreto assessoriale regionale che ha approvato il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2024/2025.
I tre plessi della scuola “Todaro”, attualmente in reggenza, ovviamente non verranno chiusi bensì aggregati ai restanti tre istituti comprensivi cittadini e, segnatamente, il plesso principale di via Gramsci al “Corbino”, il plesso Saline al “Principe di Napoli” e il plesso Polivalente al “Costa”.
“Il dimensionamento scolastico voluto dal governo Meloni, che guarda meramente al risparmio economico mortificando di fatto le fondamenta della scuola, colpisce anche la nostra città sopprimendo l’istituto “Salvatore Todaro”, istituzione scolastica storica ed importante per la nostra comunità – afferma il consigliere comunale d’opposizione – Già la commissione provinciale per il dimensionamento scolastico, composto anche da 7 sindaci tra cui quello di Augusta, aveva deliberato la proposta della soppressione di questo istituto comprensivo“.
“Nulla è valsa la pezza posta dal governo nazionale inserita nella norma cosiddetta “Milleproroghe” – sottolinea Triberio – che comportava, per il prossimo anno scolastico, per la nostra provincia la riduzione da 11 ad 8 degli istituti che avrebbero perso l’autonomia scolastica e che aveva fatto sperare nella possibilità concreta della non chiusura di questo istituto storico, che insieme agli altri presenti in città assicurano una formazione ampia e di alto livello. Ma dopo la delibera della commissione regionale per il dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica e con l’approvazione del decreto assessoriale n. 1 del 4 gennaio 2024 dell’assessore regionale alla Istruzione e formazione professionale on. Turano, si scopre che vengono salvate tre scuole di altre città della provincia, sacrificando il nostro istituto e mortificando la nostra città“.
Si riferisce al fatto che nella provincia aretusea, diversamente da quanto previsto nell’ultima revisione del Piano regionale, manterrà l’autonomia l’istituto comprensivo “Archimede” di Siracusa, come, almeno per il prossimo anno scolastico, gli istituti superiori “Insolera” di Siracusa e “Moncada” di Lentini.
“Da padre, in primis, capisco ed interpreto la preoccupazione dei tanti genitori per questa grave perdita sul piano formativo, con la reale perdita di servizi e progressivo indebolimento del sistema educativo, con conseguenze negative per la formazione dei nostri figli in un momento in cui l’educazione scolastica è, se possibile, ancora più necessaria come attività educativa e di cura dei ragazzi. Da consigliere comunale – aggiunge l’esponente del Partito democratico – ritenendo fondamentale l’importanza della proposta e presenza territoriale della scuola come fondamento di democrazia, socio-culturale e di garanzia paritaria del futuro delle prossime generazioni, nonché di un rischio occupazionale di questo pezzo importante che viene perduto, nonostante le rassicurazioni avvenute dal sindaco Di Mare di Fratelli d’Italia durante l’incontro con la reggente dell’istituto, gli organi scolastici ed i rappresentanti e genitori dell’istituto “Todaro”“.
“Per questo – conclude – ho presentato ufficiale richiesta di accesso agli atti, per verificare se sono state seguite tutti le azioni possibili e necessarie a salvaguardia della città e se insistono margini di azione perseguibili ed individuabili dalla documentazione definitiva. Perché una scuola non è solo mura, ma lì nasce il futuro del sapere e della civiltà di un popolo e, come rispose Salvatore Todaro ad un ufficiale nazista, “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle”“.