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Augusta, un centinaio alla marcia “per la vita” in ricordo delle vittime del cancro

AUGUSTA – “Ci siamo rotti i polmoni!” è lo slogan scandito al megafono e ripetuto per le quasi due ore di corteo che ha attraversato la città stamani. Un centinaio i partecipanti, in un’assolata mattina di fine ottobre, di 28, giorno ricorrente delle messe “per la vita” un tempo celebrate in chiesa Madre da don Palmiro Prisutto che in diverse occasioni, come oggi, hanno generato l’esigenza di condividere il dolore e manifestare la rabbia per le morti per tumori nel quadrilatero industriale tra Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa.

L’ex arciprete, da poco più di due anni rettore nel santuario dell’Adonai a seguito del decreto arcivescovile di rimozione dalla parrocchia del Duomo, dopo aver invitato alla partenza nel piazzale del cimitero a osservare un minuto di silenzio per i cari estinti, è tornato a guidare una manifestazione le cui motivazioni vanno oltre la commozione dei nomi ricordati ad ogni sosta, come testimoniano gli striscioni in parata. “Bonifiche subito” è l’auspicio contenuto da quello del “Comitato stop veleni”, con la referente Cinzia Di Modica instancabile portavoce al megafono, “Difendiamo la nostra terra” la dichiarazione d’intenti della “Rete dei comitati territoriali siciliani”, un altro striscione, già noto, reca il j’accuseMorti di cancro e di lavoro ad Augusta = omicidio istituzionale” mentre in un altro ancora si legge “All’ospedale di Augusta pochi anni fa si nasceva, ma senza ospedale si muore soltanto“.

Accanto a quest’ultimo, una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Augusta, che ha accolto l’invito dei promotori, con il sindaco Giuseppe Di Mare, gli assessori Concetto Cannavà, Pippo Spanò e Biagio Tribulato, insieme al presidente del consiglio comunale Marco Stella e al consigliere di maggioranza Paolo Trigilio. “Abbiamo partecipato convintamente, manifestare per la vita è un invito che abbiamo voluto accogliere insieme a tutta l’amministrazione“, ci riferisce il primo cittadino.

Presente al corteo una delegazione della minoranza consiliare, con Uccio Blanco, Roberta Suppo e Giancarlo Triberio, che ha partecipato anche alla fase conclusiva in piazza Duomo, dove, come in piazza Fontana, alcuni attori di teatro amatoriale e artisti di strada hanno conferito ulteriore carica emotiva alla manifestazione. “Considero positiva la partecipazione di tutta l’amministrazione, minoranza e maggioranza, alla manifestazione che ha unito la cittadinanza su un tema che non ha colore politico“, chiosa Triberio.

Al centro della piazza, non distante dall’altare da cui officiava le messe “per la vita”, don Prisutto ha ribadito che “raggiungere i 67 anni ad Augusta è diventato un problema, perché quasi la metà della lista di 1.200 nomi (morti per tumori, ndr), che è ancora esposta in chiesa Madre, è composta da persone che non hanno superato i 67 anni di età, vale a dire che non avrebbero mai preso la pensione“. Ha infine ricordato il pediatra Giacinto Franco, scomparso undici anni fa, primario dell’ospedale di Augusta che lanciò l’allarme sui bambini malformati e diede impulso per l’attivazione del registro dei tumori.


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