Augusta, un McDonald’s in zona F, l’opposizione chiede consiglio monotematico: “Profili di irregolarità”


AUGUSTA – Un McDonald’s con ristorante, bar e pertinenze da realizzare alle spalle del Palajonio (corso Sicilia angolo via Aldo Moro) su un’area comunale di 6.280 metri quadri ricadente in zona “F”. La delibera di giunta del 26 gennaio scorso ha sollevato un vespaio fin dall’immediatezza dell’uscita della notizia sulle nostre pagine, e un mese dopo è l’opposizione consiliare, compatta, a richiedere la “convocazione urgente in sessione straordinaria” di un consiglio comunale “monotematico“, a cui partecipino anche le associazioni ambientaliste, culturali e sportive che operano nel territorio.
In una nota sottoscritta da tutti e nove i consiglieri di minoranza, segnatamente Roberta Suppo, Marco Patti, Chiara Tringali (gruppo M5s), Milena Contento, Pippo Gulino, Giancarlo Triberio (gruppo “Nuovo patto per Augusta”), Corrado Amato, Manuel Mangano, Mariangela Birritteri (gruppo “Centro democratico popolare”), ravvisano nella vicenda “tanti profili di irregolarità“. “La questione – ricordano – è stata già posta all’attenzione dell’opinione pubblica da alcune associazioni ambientalistiche che hanno anche chiesto la sospensione, in autotutela, dell’atto adottato dalla G.M. (Giunta municipale, ndr) che, invece, non ha inteso procedere in tal senso“.
Ecco qui di seguito gli aspetti che i nove consiglieri comunali contestano all’amministrazione Di Mare.
“Con questa delibera, l’Amministrazione ha concesso, in maniera arbitraria, il permesso a una società privata di realizzare un fabbricato in zona F, in un’area, cioè, destinata dal piano regolatore come zona per attrezzature ed impianti di interesse generale, restando esclusa la possibilità di destinazione alla realizzazione di attività commerciali private.
Le disposizioni di legge contenute nel Tuel all’articolo 42 prevedono che atti che riguardano le disposizioni del patrimonio immobiliare comunale sono di stretta competenza del Consiglio comunale e non rientrano nell’ordinaria amministrazione. Con questa delibera, quindi, la Giunta comunale ha completamente esautorato dalle sue competenze il civico consesso, unico organo atto a deliberare in merito.
Nessun rispetto, inoltre, per le regole sulla trasparenza e concorrenza: l’affidamento è avvenuto in assenza di procedura di gara ad evidenza pubblica; lo stesso, inoltre, sconfessa un precedente atto della stessa Giunta in cui si specificava che l’avviso era soltanto a finalità esplorative e non già per definire l’assegnatario.
Non per ultimo, la costruzione del fast food priverebbe la zona Borgata, assai carente dal punto di vista del verde pubblico, di un consistente patrimonio arboreo“.
Ricordiamo che la scorsa estate, il 22 giugno, il Comune pubblicò un avviso avente ad oggetto “manifestazione di interesse per l’acquisizione di soluzioni tecnico-gestionali per la valorizzazione dell’area di proprietà comunale”, a cui tre mesi dopo partecipò soltanto la multinazionale del fast food per il tramite della società italiana “McDonald’s Development Italy Llc”. Con la più recente delibera di giunta, l’amministrazione ha deciso di “accogliere la proposta“, che frutterebbe al Comune per trent’anni un canone annuo di 45mila euro (oltre Iva), e di “approvare lo schema di convenzione”, dando però atto che prima della stipula della convenzione l’azienda è autorizzata all’esecuzione di sondaggi geologici e ambientali nell’area e che la stipula stessa è subordinata all’esito favorevole di tali indagini.
(Foto di copertina: generica)