Cgil Augusta, il nuovo gruppo dirigente si mobilita per la Carta dei diritti


AUGUSTA – “Guardare avanti, denunciare e costruire”, tre verbi legati insieme da Massimiliano Arena nel discorso tenuto nella sala messa a disposizione dall’associazione “Quattroterzi” ad Augusta, venerdì pomeriggio, in occasione della presentazione del nuovo gruppo dirigente della Cgil e della Carta dei diritti universali del lavoro.
Arena, segretario cittadino della Cgil, ha voluto esprimere il disappunto in merito alla situazione attuale in cui versano i lavoratori italiani, focalizzando poi l’attenzione sulla questione cittadina. Così, ha annunciato, “parallelamente alla creazione del nuovo gruppo dirigente abbiamo voluto condividere con padre Angelo un progetto di solidarietà, un valore quest’ultimo su cui si fonda l’attività della Cgil”. “Ma per raggiungere tale scopo”, ha aggiunto, “è necessario che l’amministrazione risponda alle nostre numerose richieste di confronto”.
I problemi messi in evidenza dal segretario cittadino della Cgil sono stati molteplici tra i quali, espressi nella forma di istanze all’Amministrazione pentastellata, rientrano: il servizio per i disabili nelle scuole; l’avvio dei lavori per il depuratore; la riqualificazione degli spazi intorno al Castello Svevo; la riqualificazione del Campo Carrubba e via Dessiè; progetti volti alla creazione di spazi culturali; nonché la discussa vertenza Versalis.
Con il successivo intervento, Caterina Italia, dirigente provinciale per la quale il segretario Arena ha proposto la nomina a presidente cittadina, ha sottolineato il recente impegno della Cgil per la promozione della Carta dei diritti universali del lavoro, qualificabile come “riscrittura dello Statuto dei lavoratori, che tuttavia attinge dal passato con uno sguardo al presente e al futuro“. Per Caterina Italia, “lo Statuto dei lavoratori ha dato dignità al lavoratore come persona, ma l’articolo 18 dello Statuto, purtroppo, ha subito due duri colpi: il primo con la legge Fornero, il secondo con l’istituzione del Jobs Act”. Quest’ultimo provvedimento del governo Renzi è stato accusato di aver rimesso in discussione l’obbligo di reintegrazione nel posto di lavoro in caso di ingiusto licenziamento.
Prima della relazione di Paolo Zappulla, segretario generale provinciale della Cgil, si è dato spazio a un breve intervento del segretario cittadino dello Spi Cgil Carmelo Lo Turco: “Conosciamo i problemi della gente”, ha detto Lo Turco, “ma per accrescere l’operato della Cgil è necessario sollecitare l’Amministrazione a collaborare”.
Quindi, l’Amministrazione è stata chiamata in causa più volte nel corso del dibattito anche dal segretario Zappulla, il quale ha avuto il compito di fornire all’assemblea ulteriori dettagli in merito al contenuto della Carta dei diritti universali del lavoro, anticipati un mese fa in città proprio dallo Spi Cgil. Inoltre ha affermato che, per garantire la tutela dei lavoratori, si dovrebbe ripartire “stabilendo diritti uguali per tutti senza distinzione di tipologie contrattuali e dell’impresa per cui si lavora”. A questo scopo, secondo quanto esposto da Zappulla, la Carta proporrebbe di: ampliare a tutti i lavoratori le garanzie contenute nell’articolo 18; imporre la certificazione dei lavoratori iscritti a un sindacato per i quali vige un principio costituzionale di libera iscrizione; favorire la concreta applicazione dell’art. 46 della Costituzione, che stabilisce il diritto per i lavoratori di “collaborare, nei modi e nei limiti previsti dalla legge, alla gestione dell’azienda”.
Zappulla ha concluso lanciando una sfida all’attuale Governo nazionale: “La proposta della Cgil consiste in una campagna di raccolta firme per far comprendere al Governo che c’è una parte del Paese che non ha condiviso le scelte adottate finora; consegneremo una proposta, di iniziativa popolare, con l’obiettivo di raggiungere 20 mila firme a livello provinciale e oltre 3 milioni a livello nazionale”.