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Chiusura agenzia Inps di Augusta, è il giorno del sit-in di protesta dei sindacati

AUGUSTA – I sindacati protesteranno, questo giovedì mattina dalle ore 10, con un sit-in in via Adua, davanti alla sede dell’agenzia Inps territoriale, contro la paventata chiusura definitiva, lanciando un “appello alla comunità, alla deputazione politica e alle istituzioni tutte per fare fronte comune e attivarsi in difesa di un territorio che ancora una volta viene sottovalutato e dimenticato dalle scelte nazionali“.

Un appello recepito dal tavolo di ieri mattina al municipio, quando il sindaco ha lamentato la mancanza di concertazione da parte dell’Inps nonostante fossero state suggerite delle sedi altenative e dove gli enti del territorio interessati (Comune, Comitato provinciale Inps e sindacati) hanno ritrovato un’intesa impegnandosi per un documento unitario.

Adesso l’obiettivo dichiarato della manifestazione sindacale odierna è “convincere la Direzione Inps nazionale a tornare sui suoi passi e recedere da tale decisione“.

“L’Inps di Augusta non può essere chiusa” è infatti il motto del sindacato unitario Cgil, Cisl, Uil, insieme alle categorie dei Pensionati e della Funzione pubblica. Un principio che va a scontrarsi con la recente determina del presidente nazionale dell’istituto previdenziale, Tito Boeri, e con l’approvazione della chiusura da parte Comitato regionale Inps, che avrebbe visto il solo voto contrario del Comitato provinciale aretuseo.

La sede di Augusta ha un ruolo strategico per l’ampia area territoriale, Augusta, Melilli, Villasmundo e Priolo Gargallo – sostengono in un comunicato congiunto le suddette sigle sindacali – su cui insiste il polo industriale e numerose attività imprenditoriali e commerciali, con un grosso bacino di utenza pari a 70 mila abitanti per cui è concreta risposta al bisogno di assistenza e ausilio nelle pratiche di previdenza La determina di chiusura della sede Inps di Augusta, unica chiusura in Sicilia, della scorsa settimana a firma del presidente Boeri è un atto inaccettabile e di prevaricazione nei confronti di una popolazione fatta di lavoratori, disoccupati, anziani, disabili e indigenti che sarà costretta a disagi e impossibilità a fruire dei servizi per i quali esiste questo Istituto di previdenza nazionale, in quanto tale assistenza sarà erogata presso le sedi limitrofe di Lentini o Siracusa, più distanti“.

Il sindacato unitario si riferisce a responsabilità anche del Comune: “Nel rimpallo delle responsabilità tra Inps e Comune di Augusta, riguardo alla necessità di locali che il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione per evitarne la dequalificazione a Punto Inps, si è deciso arbitrariamente da parte dell’Inps nazionale di chiudere la sede. Comportamenti superficiali e di sottovalutazione della gravità di un provvedimento dettato dalla necessità di contenere spese di locazione e di mantenimento della struttura, ma che crea disservizio, disagio sociale e nocumento alla comunità tutta, su cui si potrà fare in un secondo momento chiarezza ma a cui oggi è necessario trovare una soluzione“.

I sindacati avevano già manifestato, esattamente un anno fa in piazza Duomo, trovando anche allora un’intesa con l’amministrazione comunale e lo stesso Comitato provinciale dell’Inps, contro la chiusura dell’agenzia territoriale di Augusta. Qualche mese dopo vennero sospese dall’Istituto previdenziale tutte le paventate chiusure, nelle more di una riorganizzazione.

(Foto in evidenza: repertorio)


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