AUGUSTA – Il 22 settembre scorso il tenore augustano di fama internazionale Marcello Guagliardo, in arte Giordani, richiedeva ufficialmente la possibilità di affittare il Salone comunale di rappresentanza ai fini della preparazione e dello svolgimento del quinto Concorso internazionale di canto lirico “Marcello Giordani”, da tenersi tra il 25 e il 29 novembre.
Il Sindaco ha negato con istanza scritta l’utilizzo del salone esponendo una serie di incompatibilità. Mentre durante le mattine, si legge, l’attività svolta nel Salone impedirebbe il regolare svolgimento del lavoro degli uffici adiacenti, nelle ore pomeridiane il salone non viene ancora concesso a nessuno, in attesa di un nuovo regolamento di utilizzo che tenga conto dei costi del personale in quelle ore non in servizio.
L’Amministrazione, dichiarando di condividere l’iniziativa del tenore, offre allora la disponibilità di palazzo San Biagio, ubicato sempre nel centro storico, limitatamente agli orari lavorativi del personale in servizio al Comune.
Marcello Guagliardo non ci sta e reitera la richiesta per l’utilizzo del Salone di rappresentanza. Spiega che un’altra sede non riconoscerebbe all’evento “la dignità che merita” ed esporrebbe l’organizzazione alle “critiche di personalità di caratura internazionale” che interverrebbero alla manifestazione. L’alternativa di palazzo San Biagio, a suo dire, sarebbe inadeguata per la logistica e per gli orari di apertura nei giorni feriali e di ufficio che non consentirebbero l’organizzazione dell’evento.
Guagliardo cita nomi di spicco del panoramica lirico mondiale, da Nicoletta Mantovani in Pavarotti al Sovrintendente del Teatro di Vienna e di San Pietroburgo, che farebbero parte della giuria del concorso. Precisando, sulla caratura della manifestazione, che le edizioni precedenti sono state ospitate in contesti prestigiosi, dalle città di Miami, New York, San Pietroburgo, al Teatro antico di Taormina e al Teatro della Fortuna di Fano.
Il tenore sottolinea, oltre alla grande occasione culturale per la Città, il ritorno economico di cui godrebbero tante attività augustane, dagli alberghi ai ristoranti, agli stessi esercizi commerciali, “a fronte di una spesa irrisoria dell’Amministrazione“. E ricorda che questo evento gli viene richiesto da anni da altri Enti, tra i quali il Teatro Bellini di Catania, che ospiterebbe il concorso gratuitamente.
Esprime dubbi in merito all’applicazione del regolamento comunale in tal caso, ricordando che “fino all’anno scorso il salone di cui trattasi è stato concesso, sia di mattina che di pomeriggio, per la presentazione di libri, mostre, conferenze ed altri eventi culturali“. E, nel caso in cui il diniego non sia dovuto a “motivi di rancore personale“, invita il Sindaco a derogare a un regolamento comunale per “gettare delle basi solide perché Augusta possa rinascere culturalmente” e quindi a “rivedere la sua decisione concedendo il salone richiesto a tutela del decoro e della dignità della nostra città“.