Depurazione, il commissario Contrafatto conclude il “tour”: serviranno altri 17 milioni


AUGUSTA – Dopo un primo convegno sul tema della depurazione delle acque reflue di Augusta, sei mesi dopo l’associazione filantropica “Umberto I” ha promosso l’incontro odierno, chiamando a relazionare il presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars Vincenzo Vinciullo e l’assessore regionale nonché commissario dello Stato alla Depurazione Vania Contrafatto.
Quest’ultima aveva già anticipato molte delle risposte sul tema ieri, venerdì, in occasione di due distinti incontri pubblici: quello promosso dall’Amministrazione comunale e tenuto presso il salone di rappresentanza del Municipio e il successivo convegno con i big provinciali del Partito democratico svolto a Palazzo Zuppello.
Quindi, per completare il quadro sulla depurazione delle acque reflue e il tour augustano del commissario ad acta Contrafatto, questo sabato mattina è stato sviscerato l’argomento dinanzi a numerosi cittadini nella sede dell’associazione insistente su piazza Duomo.
Dopo i saluti del presidente e promotore dell’iniziativa Mimmo Di Franco, il sindaco Cettina Di Pietro ha introdotto il tema, come già fatto per l’incontro a Palazzo di Città del venerdì, prendendo atto delle prime risposte ottenute dal commissario straordinario.
Dei due relatori previsti, il primo a prendere la parola è stato il presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars Vincenzo Vinciullo, consentendo l’approfondimento di ulteriori aspetti di un iter che ha subito i ritardi ormai noti.
Vinciullo, nella sua esposizione, ha citato le due interrogazioni parlamentari presentate nell’aprile e nel luglio del 2014, al fine di “spronare la Regione a realizzare finalmente la progettazione e quindi l’esecuzione dei lavori, in considerazione che il Cipe, con la delibera n. 60 del 2012, aveva proceduto ad assegnare le risorse per gli interventi di rilevanza strategica nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica delle discariche, prevedendo che questi interventi fossero finanziati con il Fondo per lo sviluppo e la coesione“.
In poche parole fa il punto della situazione: “Il tema è sempre lo stesso, sono passati tanti anni e i lavori non sono ancora iniziati“. Tutto ciò, come ci ha riferito, per responsabilità tecniche, più che politiche, del Comune, inteso secondo il principio di continuità amministrativa, e in particolare della Sai 8, società poi fallita, gestore del servizio idrico della provincia. Motivazioni per cui confronti come quello odierno, secondo Vinciullo, servirebbero a “chiarire le modalità, i tempi e le strategie per poter finalmente trovare una soluzione per l’avvio dei lavori di realizzazione del collettore fognario di Augusta“.
Il commissario ad acta Vania Contrafatto, nel ripercorrere le varie tappe dell’annosa vicenda, già anticipate ieri presso il salone di rappresentanza, ha assicurato che si impegnerà affinché, entro il mese di novembre, possa essere fatto il bando per la progettazione, dal momento che quello esistente non sarebbe idoneo a svolgere le funzioni per le quali a suo tempo fu pensato.
Dall’intervento odierno, però, è stato evidenziato un ulteriore aspetto: la necessità di reperire altri 17 milioni di euro, rispetto a quelli previsti nel cosiddetto “Patto per il Sud”, per potere realizzare i lavori nella sua completezza, stimati in 50 milioni complessivi. La Contrafatto ha, in conclusione, assunto l’impegno di lavorare già dalla prossima settimana perché si possa compiere quel passo decisivo della consegna dei lavori entro la metà del 2019.