Politica

Epifani e Zappulla al porto commerciale di Augusta: sede Adsp, hotspot e Zes non solo una coincidenza

AUGUSTA – Conferenza stampa en plein air, il pomeriggio di questo venerdì 20 ottobre, nell’area del porto commerciale di Augusta fra due deputati nazionali di Articolo uno – Mdp: Guglielmo Epifani, già segretario generale della Cgil, presidente della commissione Attività produttive della Camera, e Pippo Zappulla, deputato siracusano, esperto conoscitore della realtà del porto megarese.

Prima dell’incontro formale con i giornalisti, l’ex sindacalista ha voluto compiere un giro dell’area del porto, dove sbarcano i migranti da quattro anni, e della tendopoli di prima accoglienza. A Epifani sono state illustrate le condizioni del porto di Augusta e quelle di Catania, gestiti oggi dall’Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia orientale presieduta da Annunziata: con un attivo di 80 milioni di euro quello di Augusta, con un passivo di 40 milioni quello di Catania, inoltre importanti fondali naturali e banchine e spazi di manovra nella rada megarese che lo scalo etneo non ha e non può avere anche perché circondato da case. Eppure quello di Catania dovrebbe avere il privilegio d’essere la sede di comando della nuova Autorità di sistema portuale, secondo il ministro dei Trasporti, Delrio. Il porto di Augusta fattura complessivamente 25 milioni di euro all’anno, mentre quello di Catania non arriva a 4 milioni. Inoltre, come noto, Augusta, grazie alla sua rada, è stata individuata come porto “core” dall’Unione europea, tanto che la vecchia Autorità portuale di Augusta doveva accorpare quella di Catania. Eppure, il governatore Crocetta ha chiesto a Delrio che, almeno nei primi due anni di vita di questa nuova Autorità di sistema portuale unica sia Catania la città con la sede della presidenza.

Zappulla è stato chiarissimo al riguardo, condannando la scelta politica di Delrio e di Crocetta. Mentre Epifani ha affermato che chiederà presto un incontro con lo stesso ministro. Ha coinvolto l’ex segretario generale della Cgil nella “richiesta di un immediato tavolo tecnico con il ministero dello Sviluppo economico e con il Ministero dell’Ambiente, per avviare subito le bonifiche“.

Insieme ai due parlamentari, il consigliere comunale di Articolo uno – Mdp di Augusta, Giancarlo Triberio, il quale ha fatto la cronistoria di “uno scippo iniziato con lo spostamento dell’Autorità di sistema portuale dalla sua sede naturale per portarla a Catania“, definita “una congiura politica di cui si stanno vedendo le conseguenze negative sull’economia locale, nonostante la presenza di due augustani nel Comitato di gestione, rivelatisi ininfluenti“. Zappulla ha ricordato come “si stia chiudendo il cerchio di una strategia diretta a depotenziare questo porto commerciale; disegno di cui fa parte una Zona economica speciale (Zes, ndr) congegnata come un cavallo di Troia per consentire al governo di orientare gli investimenti scavalcando il territorio“. La dirigenza di Articolo uno – Mdp ha sottolineato la “coincidenza fra il trasferimento della sede, la istituzione della Zes e il programmato centro di identificazione extracomunitari più grande d’Italia (hotspot, ndr)”. Un progetto governativo che il consigliere Triberio ha giudicato, sulla scia di quanto asserito da Zappulla in una precedente conferenza stampa estiva in area portuale, “un vero cambio di destinazione d’uso per Punta Cugno, facendola uscire definitivamente dal mercato del trasporto marittimo internazionale“. Epifani ha concluso: “È necessario sollecitare il Governo e la Regione affinché si renda protagonista il porto di Augusta come piattaforma naturale della Sicilia nel Mediterraneo“.

Non solo porto, però, dato che il presidente della commissione Attività produttive della Camera ha affrontato nel corso della conferenza stampa la spinosa questione della possibile vendita della raffineria tra Priolo e Melilli da parte di Isab-Lukoil. “La dirigenza societaria della Lukoil dovrà spiegare al Parlamento – ha detto Epifani – quale sarà il futuro industriale e imprenditoriale dello stabilimento nel siracusano“.


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