AUGUSTA – Il Piano regolatore del porto, poco noto ai non addetti ai lavori ma strumento cruciale per lo sviluppo economico del territorio, è stato recentemente trasmesso dall’Autorità portuale agli uffici comunali competenti. A breve sarà il Consiglio comunale a doversi esprimere, ma ancora non risulterebbe avviato un confronto né in sede di commissioni né su altri tavoli di concertazione con gli operatori portuali o con le categorie professionali e le forze sociali interessate.
Interviene Marco Niciforo, consigliere comunale della lista “Noi per la città”, sottolineando l’importanza del Prp, il Piano regolatore del porto, anche perché, ricorda, “l’assegnazione della destinazione d’uso delle aree interessate consentirà, tra l’altro, l’insediamento di talune attività piuttosto che di altre e il conseguente sviluppo delle infrastrutture e dei servizi necessari al loro mantenimento“.
Premette: “Le aree di competenza del Piano regolatore del porto sono adiacenti alle aree che il Piano regolatore generale, una volta approvato, dovrà regolamentare“. Prg, oltretutto, sui cui si dibatte da decenni senza esito e di cui al momento non si avrebbero notizie.
Quindi prosegue: “È di tutta evidenza che le più importanti valutazioni di merito sulla questione, discendono proprio dalla verifica della coerenza tecnico-progettuale tra il Prp e il Prg in ordine, principalmente, all’analisi della compatibilità delle reti infrastrutturali, su tutte, strade e ferrovia, con le previsioni degli insediamenti delle nuove attività portuali previste nel Prp“.
Pertanto il consigliere comunale richiede un incontro con i progettisti del Prp e del Prg in cui si coinvolgano i consiglieri comunali di Augusta, i rappresentanti di operatori tecnici ed economici del settore portuale e del settore edile. L’incontro sarebbe anche occasione per conoscere l’atto di indirizzo della Giunta municipale di Augusta, il parere tecnico del Responsabile di settore del Comune e, appunto, le eventuali osservazioni dei rappresentanti degli operatori tecnici ed economici dei settore portuale ed edile.
Ciò, conclude Niciforo, “al fine di consentire al Consiglio comunale di esprimere il proprio parere a conclusione di un iter che coinvolga le parti sociali, che possono dare un contributo positivo e garantire al Prp un percorso che segua i binari della democrazia partecipata“.