Restaurato il simulacro della Madonna delle Grazie, antica patrona di Augusta


AUGUSTA – Si tratta di un progetto per il restauro e la riproposizione al culto dell’antico simulacro della Madonna delle Grazie, già patrona principale della città, prima della proclamazione di S. Domenico. L’iniziativa è stata promossa dalla Congregazione dei Naviganti “Maria SS. Annunziata”, presieduta da Domenico Di Grande, e mira a recuperare una testimonianza di fede del popolo di Augusta riscoperta da alcuni anni grazie ad uno studio accurato di monsignor Pasquale Magnano, direttore dell’Archivio storico diocesano.
È stato proprio monsignor Magnano a confermare il trasferimento dell’antica effige della Patrona della Città nella chiesa dei Naviganti, dedicata all’Annunziata, dopo l’invasione francese del 1676 e su specifica disposizione del vescovo del tempo. Nella chiesa dei Naviganti confluirono il simulacro unitamente all’altare ligneo e la struttura sovrastante costituita da una coppia di colonne binate che incorniciavano la nicchia sul modello di quella esistente nell’Oratorio dell’Addolorata della chiesa di S. Francesco di Paola.
Il governatore Di Grande riferisce: “Desidero esprimere la nostra sincera gratitudine a quanti si sono adoperati per restituire al culto questa testimonianza di fede del nostro popolo. In primo luogo a Giuseppe Carrabino, appassionato della storia civica e religiosa della nostra Augusta, a cui abbiamo affidato tutto l’iter per la realizzazione del progetto con i necessari nulla osta da parte della Curia arcivescovile e della Soprintendenza ai monumenti che ha seguito costantemente le varie fasi del restauro“.
Aggiunge: “Un restauro laborioso condotto con scrupolo dalla nostra concittadina Rosaria Matarazzo che, nonostante le problematiche legate proprio al pessimo stato di conservazione, ha permesso di riportare l’opera ad una lettura più fedele possibile alla situazione originaria. Un grazie di cuore alla “S. Domenico Society” di Boston, che ha generosamente contribuito al restauro e in particolare alla sua presidente Liliana Ursino De Santis“.
Carrabino, che ha curato l’iter per concretizzare il progetto, spiega: “Il restauro dell’antico simulacro della Madonna delle Grazie, modellato con la tecnica della “mistura” e cioè con materiale duttile composto di tela, gesso, colla e cartapesta, vuole costituire un motivo di riflessione sulle radici delle nostra fede, perché parlare di questo culto radicato nel cuore del popolo di Augusta significa andare indietro nel tempo, all’epoca della fondazione della città. La spiritualità mariana è una caratteristica della nostra città, “a bedda Matri”, come solevano invocarla i nostri Padri, è venerata in Augusta con molteplici titoli e attributi, da quelli legati ai misteri della fede ad altri più semplici e popolari“.
E ricorda: “Oltre alla festa liturgica del 2 luglio, ad Augusta si celebrava con particolare solennità la festa del patrocinio che ricadeva nella cosiddetta “Pasqua di Pentecoste”“.
È la presidente della statunitense S. Domenico Society, Ursino De Santis, a riferire: “Il motivo che ha spinto la nostra associazione a sostenere il restauro del simulacro è il desiderio di lasciare un segno all’interno della chiesa dei Naviganti, che racchiude le memorie della gente del mare. Con questo segno vogliamo esprimere la nostra devozione alla Vergine per le “grazie” che ci ha concesso di poter vivere in maniera dignitosa attraverso il nostro lavoro e onorando il nome di Augusta nella lontana America”.
L’opera sarà presentata alla comunità civica ed ecclesiale giovedì 30 giugno alle ore 19, appunto, nella chiesa di Maria SS. Annunziata. La serata sarà animata dall’associazione culturale musicale “Hyblea music”, con la preziosa collaborazione del soprano Francesca Ussia, del maestro Pamela Patania, accompagnati all’organo dal maestro Domenico Zanti.