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Spazi culturali, la proposta “bocciata” dell’associazione “Shloq”

AUGUSTA – Torna d’attualità il tema degli spazi culturali in una città che, da un anno a questa parte, ha visto costituirsi nuove associazioni sul fronte della cultura e del volontariato. C’è un’associazione storica, però, che promuove ad Augusta la cultura musicale da oltre un decennio e che una soluzione l’avrebbe individuata e proposta ufficialmente da diversi mesi.

Si tratta dell’associazione nota come “Shloq”, anche se ha assunto più recentemente la denominazione “Shloq association“, presieduta dal maestro Salvo Tempio, e che a dicembre ha inaugurato la nuova sede in via della Dogana. Mentre proseguono le attività di formazione artistica e si susseguono le esibizioni musicali dal vivo nello spazio associativo chiamato “Centro Shloq”, il responsabile Salvo Tempio intende ricordare che una spazio pubblico per i talenti augustani, oltre che auspicabile, sarebbe possibile.

L’associazione, già partner dell’Accordo di programma quadro (Apq) “Giovani protagonisti di sé e del territorio”, con i Comuni di Augusta e Melilli capifila, ha redatto una richiesta specifica, protocollata il 16 ottobre 2015, ormai cinque mesi fa, richiedendo la possibilità di gestire gratuitamente l’ala superiore di palazzo San Biagio con la creazione di un centro di aggregazione giovanile, anche a seguito di un eventuale partenariato tra associazioni socio-culturali augustane di diversa natura.

Inoltre, Tempio fa sapere che “il Comune di Augusta, tramite l’Apq per i giovani di cui Shloq ha fatto parte, negli anni scorsi ha acquistato diversi strumenti musicali quali batteria, amplificatori, chitarre, piano digitale, ecc.“, che andrebbero recuperati e impiegati in un un progetto specifico.

Secondo il proponente, la richiesta non avrebbe comportato costi per il Comune, ma avrebbe anzi consentito di gestire la struttura e renderla fruibile a tutti giovani e, in generale, ai cittadini, nel rispetto di una destinazione d’uso culturale, provando a sopperire all’annosa carenza di spazi pubblici di aggregazione. Ma, riferisce, la risposta dell’attuale Amministrazione sarebbe stata negativa: “È stata netta: “non è possibile”, senza neanche interloquire e soprattutto senza cercare di comprendere di cosa si trattasse“.

Il Presidente dell’associazione pone dunque un interrogativo: “A fronte del diniego per l’uso dell’ala superiore di palazzo San Biagio, l’Amministrazione comunale sta pensando ad una struttura alternativa ubicata nel territorio di Augusta da mettere a disposizione della comunità?“.

Tempio richiede inoltre di far luce sulla vicenda ricordata dell’acquisto di strumenti musicali, di cui non ha più ricevuto notizia, e di prevederne un impiego per evitare che restino risorsa inutilizzata.

Conclude: “Oggi un paese che non investe in cultura e in formazione è un paese che non può crescere dal punto di vista civile e morale, che non può ritrovare la sua identità e che non diventerà mai traino per associazioni ed operatori del settore; è per questo che Augusta versa in certe condizioni da tanto tempo“.

 


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