Tra le righe / Tu trovami


TRA LE RIGHE di Elisabetta Ternullo
Ti ho scritto anche stanotte:
ho rimato versi descrivendo
altezze insormontabili
e sabbie mobili che mi sprofondano
nel ribollire sfrontato e impudico
di questa musica che mi vibra incontro.
Ti ho scritto
delle maree e dei cambi di stagione;
del cielo, nell’azzurro tuffato
dove ti ho cercato.
Ti ho scritto del sole a cui mi espongo,
dei raggi che mi abbagliano
e dei begli anni che mi illudono.
Ti ho scritto ancora, stanotte:
raccontando di foglie verdi
che non si sono arrese al gelo
e di autunni mesti a ricordarmi di te.
Ti ho scritto perché [tra le righe]
nelle interlinee incerte,
tu possa leggere del mio petto che sbatte
nel nero di questa cecità che mi inghiotte
senza che io
l’abbia nemmeno
accennata
mai.
TU TROVAMI di Marcella Di Grande
Discreto e umile è l’involucro di questo amore ma io ne sono invasa. Le parole lo nascondono, fanno rumore ma io lo sento ovunque. Lo sento nella mia schiena dritta, nei miei passi decisi, negli abbracci cercati e necessari, nei miei occhi spalancati, nelle mie ossa, nei miei muscoli e tra le anse del mio intelletto.
Le parole lo nascondono, fanno rumore ma io lo sento ovunque. Lo sento, nelle mie scelte, nei miei sorrisi, nelle parole che pronuncio, nei respiri composti e ritmici, nella tua assenza e tra gli spazi pieni e vuoti dei miei pensieri.
Le parole lo nascondono, fanno rumore ma tu leggi il mio silenzio e la mia penombra perché è li che sono davvero. Tu trovami.
(Foto in evidenza: Vittorio Graziano)