Un villano Daniele da Volterra!


La notizia della copertura di alcune statue di nudo maschile e femminile dei Musei Capitolini, in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rohani, ha fatto il giro del mondo. Si è parlato di scelta in funzione del “rispetto” per “non andare contro la sensibilità” dell’importante ospite straniero.
L’accaduto appare assurdo, soprattutto per l’indignazione mostrata dalle principali autorità italiane… “scelta incomprensibile”, incoscienza e risentimento… queste le reazioni delle autorità.
Possibili “interrogazioni alla Presidenza del Consiglio”, “scempio politico-culturale”, “banda di idioti” sudditanza, ipocrisia, indecenza, le repliche, ovviamente, delle opposizioni politiche.
Senza entrare nel merito di discorsi qualunquisti, ovvero geopolitici, è mai possibile e veritiero che il Primo Ministro di uno Stato e addirittura il titolare del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo fossero all’oscuro di questa spericolata censura?
L’altra domanda che ci si potrebbe fare è: in che modo un’opera d’arte esposta in un museo, che sia antica o moderna, può urtare la sensibilità di un capo di Stato se pur di tradizione religiosa diversa?
Mai come oggi il Concilio di Trento fu attuale… godiamoci allora un Braghettone (Daniele da Volterra) contemporaneo, con la sola differenza di aver sostituito, per fortuna, la potenza distruttiva dello scalpello e la censura del pennello a sterili e anonimi pannelli di plexiglass!
Foto di copertina: Fauno Barberini, III-I sec. a.C., Gliptoteca di Monaco