Zappulla e Triberio paventano strumentalizzazioni a danno del porto di Augusta
AUGUSTA – Crescono i timori della politica provinciale che le inchieste giudiziarie che ruotano intorno al porto di Augusta, a partire dalle indagini condotte dalla Procura di Potenza, possano essere strumentalizzate per contestare il recente riconoscimento allo scalo megarese certificato dall’approvazione della riforma delle autorità portuali.
Con una nota congiunta, il deputato nazionale del Pd Pippo Zappulla e il segretario cittadino del partito Giancarlo Triberio esprimono innanzitutto “pieno sostegno alla magistratura perché si faccia piena luce, verità e giustizia” e, riferendosi a fatti e ipotesi di reato finora oggetto dell’inchiesta lucana, commentano: “Se confermati, consegnano l’esistenza di una rete di rapporti affaristici, di condizionamenti e di malaffare davvero pesantissimi“.
Ma per i due è opportuno precisare che “l’indignazione per quanto sta emergendo non può rappresentare strumentalizzazione politica tesa ad attaccare e intaccare subdolamente la centralità del porto di Augusta nella struttura di nuova Autorità portuale di sistema“. Proseguono: “Si perseguano i reati, si liberi l’economia e le attività portuali di Augusta da ogni indebita presenza e dai furbetti del quartierino ma non si infanghi una intera comunità“.
Come proposto alcuni giorni fa dal deputato regionale del Ncd Vincenzo Vinciullo, anche se il termine organizzativo immaginato da quest’ultimo sembrerebbe scaduto, Zappulla e Triberio invitano tutte le forze sociali e politiche augustane, il Sindaco, gli operatori portuali e marittimi, nonché tutte le amministrazioni del Siracusano a “tenere alta la mobilitazione, l’attenzione e la vigilanza per dare il massimo sostegno alla azione della magistratura e per dire “no” a ogni tentativo di rimettere in discussione il futuro dell’economia e del lavoro di Augusta e non solo“.