Politica

Adsp Augusta-Catania, Di Sarcina verso la presidenza tra le polemiche politiche

AUGUSTA – Prima Alberto Chiovelli, poi Attilio Montalto, quindi Francesco Di Sarcina. Quest’ultimo, che ricopre l’incarico di segretario generale dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Ligure orientale, è il terzo nome che il ministro dei trasporti Enrico Giovannini potrebbe designare per la presidenza dell’Adsp di Augusta-Catania ma su cui è scattata la polemica politica. Dopo l’indicazione formale dell’attuale commissario straordinario Chiovelli (con l’intesa negata dalla Regione) e l’ipotesi dell’attuale segretario generale Montalto, infatti, sull’ultima ipotesi Di Sarcina, ventilata dal viceministro pentastellato Giancarlo Cancelleri in una recente intervista, si è registrata la levata di scudi regionale di Forza Italia.

Cancelleri avrebbe fatto riferimento all’ingegnere messinese Di Sarcina quale nome condiviso, con i gruppi parlamentari, per l’incarico vacante da un anno giacché l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale è retta dal commissario straordinario Chiovelli. Ma la reazione politica è arrivata dalle figure di spicco della Forza Italia siciliana.

Ieri la siracusana Stefania Prestigiacomo, deputata nazionale di lungo corso ed ex ministro. “Ancora una volta le ragioni del porto di Sistema di Augusta e Catania rischiano di essere penalizzate da logiche che nulla hanno a che vedere con le esigenze di sviluppo e di virtuosa gestione della portualità della Sicilia sud orientale, snodo chiave del Mediterraneo“, ha commentato. “Il viceministro annuncia una decisione concordata con i gruppi parlamentari – ha aggiunto Prestigiacomo – Mi chiedo: gli altri gruppi sono stati consultati come è stata consultata Forza Italia? Noi infatti non abbiamo dato alcun avallo alla ipotesi di Cancelleri che abbiamo appreso dalla stampa. Con chi ha parlato il viceministro? Con tutto il rispetto per il nome proposto, ancora una volta questa indicazione appare frutto dell’esigenza di liberare un posto in Liguria e non di dare alla Sicilia orientale la migliore governance“.

In serata l’affondo del coordinatore regionale degli azzurri, nonché presidente dell’Assemblea regionale siciliana. “È fondamentale per la tutela dell’economia della Sicilia sud orientale che la scelta del presidente dell’Autorità di sistema di Augusta e Catania sia autorevole, condivisa ed espressione del territorio. Le indiscrezioni relative agli orientamenti del Ministro su questa nomina ci lasciano basiti – afferma Gianfranco Miccichè La Sicilia non può essere terra di compensazione per le nomine del nord. Promoveatur ut amoveatur non è accettabile a danno della Sicilia. Il presidente Musumeci non conceda un’intesa per una nomina così strategica per lo sviluppo di una parte importante del nostro Paese. Forza Italia non è mai stata consultata su questo tema e non esiste quindi alcuna ipotesi concordata con la maggioranza di governo“.

Stamani è intervenuta la deputata regionale forzista della provincia, Daniela Ternullo, dichiarando: “La storia si ripete. Ogni qualvolta la Sicilia subisce imposizione la storia si ripete. Eppure mai come in questo frangente serve compattezza e condivisione per una scelta che è fondamentale per il rilancio del territorio. La presidenza dell’Autorità di sistema della Sicilia sud orientale è da troppo tempo commissariata. Ecco perché faccio appello al ministro Giovannini affinché ascolti il territorio. Serve una decisione definitiva ma condivisa, con chi magari il territorio lo calpesta e frequenta quotidianamente piuttosto che per sentito dire. Sulle parole del vice ministro Cancelleri c’è invece poco da aggiungere: lui asserisce che tutti i gruppi parlamentari sarebbero stati coinvolti nella scelta del nome. Ebbene Forza Italia no. Il partito e i suoi parlamentari nazionali sono stati completamente ignorati, con buona pace di Cancelleri che predica bene ma razzola male. A questo punto farebbe meglio a rimediare allo sbaglio e rettificare quanto asserito. Da siciliano dovrebbe avere un moto d’orgoglio e ammettere l’errore. Auspico pertanto che il presidente Musumeci non accetti tale imposizione e si schieri pubblicamente in difesa di una maggiore condivisione“.

Tra i sindaci dei comuni che insistono sul porto di Augusta, fa eco il primo cittadino di Melilli, Peppe Carta: “Si proceda dunque alla nomina del presidente non prima di una consultazione politica quanto più ampia possibile che converga verso un obiettivo condiviso – afferma – Apprezzo e condivido, infine, la posizione assunta dall’on. Stefania Prestigiacomo e dalla deputazione nazionale e regionale di Forza Italia in difesa del territorio“.

(Nella foto di repertorio in copertina: porto commerciale di Augusta)


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