Adsp Augusta-Catania, Musumeci nega intesa su presidenza Chiovelli. Tre sindaci richiedono un “siciliano”


AUGUSTA – Non c’è l’intesa della Regione siciliana sul nome dell’ingegnere romano Alberto Chiovelli e i tre sindaci dei comuni insistenti sul porto Megarese esultano. Colpo di scena per la presidenza dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mare di Sicilia orientale, che riunisce i porti di Augusta (nella foto di repertorio in copertina, ndr) e Catania. Il presidente della Regione, Nello Musumeci ha fornito parere negativo, ieri entro il termine dei 30 giorni, rispetto all’indicazione formalizzata dal ministro Enrico Giovannini, che intende nominare alla presidenza dell’Adsp l’attuale commissario straordinario.
Quello della Regione non è, ai sensi di legge, un parere vincolante: basti ricordare il precedente, due anni fa, della nomina del vertice dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Musumeci negò l’intesa sull’ingegnere leccese Mario Paolo Mega, designato dall’allora ministro Danilo Toninelli, ma, con l’approvazione in sede di commissione Trasporti alla Camera, venne ugualmente nominato presidente alcuni mesi dopo da parte del successivo ministro Paola De Micheli.
Esultano in una nota congiunta, trasmessa dal Comune di Augusta, i tre sindaci Giuseppe Di Mare (Augusta), Giuseppe Carta (Melilli) e Pippo Gianni (Priolo Gargallo). “Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha accolto la richiesta arrivata dalle Amministrazioni comunali di Augusta, Melilli e Priolo di negare l’intesa sulla nomina dell’ingegnere Enrico Chiovelli (Alberto, ndr) a presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale – si legge nel comunicato sottoscritto dai tre sindaci – La nota della Presidenza al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, datata 14 maggio, fa propri i rilievi avanzati dai sindaci Giuseppe Carta, Giuseppe Gianni e Giuseppe Di Mare, circa l’inadeguatezza della designazione ministeriale a garantire “nuove linee di sviluppo per portualità della Sicilia orientale, in discontinuità con il passato”. L’Amministrazione regionale evidenzia al Ministero “come il designato non abbia mai ricoperto ruoli di vertice presso le strutture portuali, ad eccezione della recente esperienza commissariale” proprio nella Adsp di Augusta-Catania“.
Nella lettera che i sindaci di Augusta, Melilli e Priolo Gargallo avevano inviato il 22 aprile scorso al governatore Musumeci, contestavano in particolare come “l’indicazione del ministro Giovannini è avvenuta senza alcuna considerazione alle rimostranze della classe politica locale, degli operatori portuali e dei dipendenti sulla scelta di una nuova governance“.
In merito all’intesa negata dalla Regione, i sindaci Di Mare, Carta e Gianni esprimono oggi “apprezzamento per la puntuale attenzione data dal presidente Musumeci alle problematiche di questa zona industriale, che guarda al porto commerciale di Punta Cugno come fonte di sviluppo alternativo e complementare al modello petrolchimico“, chiedendo che “adesso si avvii subito la concertazione con il territorio“.
“Occorre sottrarre la nomina a logiche spartitorie – concludono – che sono esclusivamente funzionali agli equilibri politici romani, senza tenere in alcun conto le necessità delle nostre popolazioni, e individuare un nuovo presidente dell’Autorità portuale fra le eccellenze professionali presenti in Sicilia, in grado di coniugare approfondita conoscenza del territorio e discontinuità con le precedenti governance che nessun progresso apprezzabile hanno apportato alla Adsp“.