Augusta, il caso dei due detenuti morti in sciopero della fame. Si muove il garante regionale


AUGUSTA – È trapelata nei giorni scorsi, solo attraverso la nota di un sindacato di polizia penitenziaria, la drammatica notizia di due detenuti del carcere di Augusta deceduti in ospedale a seguito di scioperi della fame, a quanto pare intrapresi per motivi diversi. Il nuovo garante regionale dei diritti dei detenuti, Santi Consolo annuncia una visita nell’istituto penitenziario per lunedì 15 maggio, insieme al magistrato di sorveglianza del Tribunale di Siracusa, Monica Marchionni.
Per il magistrato in pensione Consolo, nominato con decreto del presidente della Regione poco più di una settimana fa, subito una questione molto delicata da affrontare nel carcere di contrada Piano Ippolito. “Il mio primo atto è stato contattare la direzione di Augusta e concordare con la direttrice una visita, che si espleterà nella mattinata di lunedì“, ha dichiarato ieri ai microfoni del Tgr.
Secondo le ricostruzioni giornalistiche, i due detenuti deceduti erano entrambi condannati all’ergastolo. Il detenuto di nazionalità russa, che avrebbe portato avanti in cella lo sciopero della fame per due mesi richiedendo l’estradizione verso il proprio Paese, sarebbe morto il 9 maggio in ospedale. Il detenuto gelese, invece, avrebbe condotto analoga forma di protesta per circa quaranta giorni, con l’intento di contestare la condanna, fino alle sopraggiunte complicazioni per cui è deceduto in ospedale a fine aprile, appena due settimane prima della morte del detenuto russo.
(Foto di copertina: generica)