Augusta, percorso a levante del Castello svevo nel degrado. Guida turistica scrive agli enti competenti
AUGUSTA – Il percorso pedonale a levante del Castello svevo, monumento simbolo della città e oggetto di lavori di recupero da parte della Regione, era e resta in “stato di profondo abbandono e degrado“. Lo segnala Luca Di Giacomo, nella qualità di dottore in Storia e Conservazione dei beni architettonici e ambientali, di guida turistica della Regione e di guida ambientale escursionistica Aigae, in una lettera indirizzata alla Soprintendenza di Siracusa, al sindaco e agli assessori competenti (Cultura e Lavori pubblici) del Comune di Augusta, nonché alla stampa.
Il fondatore e animatore dell’associazione “Marilighea” evidenzia l’importanza del percorso sia per il “valore paesaggistico“, giacché “la vista può spaziare dal porto Megarese al golfo Xifonio, con prospettiva esclusiva e inedita sul castello federiciano e sulle fortificazioni spagnole“, sia quale “via pedonale alternativa di collegamento tra i quartieri Borgata e Isola“.
A seguito di un suo recente sopralluogo nei due tratti in cui si sviluppa, e cioè in quello dall’arco di accesso posto dietro la Porta spagnola fino al Palco della musica e in quello che si connette alla strada attualmente di servizio al porto turistico “Xifonio”, la guida turistica e ambientale sottolinea “quanto, a tutt’oggi, lo scenario che si prospetta a chi volesse proporre itinerari turistico-culturali in questo territorio sia già a dir poco demotivante e frustrante per l’inaccessibilità all’interno della gran parte dei monumenti“.
Nel merito, Di Giacomo segnala “la vegetazione infestante, che ha preso il sopravvento sul percorso, crescendo indisturbatamente un po’ dappertutto, causa tra l’altro degli svariati incendi registrati durante la stagione estiva nel tempo; il dissesto di alcune porzioni della pavimentazione; la presenza di elementi di arredo e di illuminazione divelti e abbandonati nelle aiuole o ai lati, quando semplicemente non funzionanti; la presenza di oggetti residui da lavori di pubblica utilità; i cani randagi che trovano in un simile contesto l’habitat ideale; la non sicura funzionalità delle attrezzature del mini parco giochi; infine, una conduttura idrica che inizia in prossimità e alla quota di uno dei pozzi dei Giardini pubblici e termina quasi al livello del mare, sbarrante letteralmente il transito lungo il percorso“.
Anche in vista di una prossima passeggiata storico-culturale da lui guidata, che il 10 aprile porterà in città una cinquantina di turisti da Ragusa, suggerisce che nel breve periodo “un’immediata, semplice, azione di ordinaria manutenzione e una successiva, costante, di mantenimento, sarebbero il minimo indispensabile per garantire, in primis, la sicurezza dei fruitori e allo stesso tempo una sufficiente dignità e godibilità dell’area nelle ore diurne. Un riassetto dell’impianto illuminotecnico esistente la garantirebbe dopo il tramonto. Interventi di pari entità, nei dintorni del medesimo percorso, sarebbero: la sistemazione del parapetto, la copertura di cavi liberi e un generale, sufficiente, ripristino del decoro sui Ponti di campagna; la copertura dei murales selvaggi nei pressi della Porta spagnola“.
“Siamo pienamente coscienti di stare attraversando un’inevitabile fase di passaggio, dovuta a stalli amministrativi pluridecennali e che tante siano al momento le opere pubbliche necessarie che riguardano l’area a nord del centro storico – aggiunge Di Giacomo – Appare senz’altro evidente a riguardo la volitività e l’impegno che l’attuale amministrazione sta manifestando sin dal suo insediamento, lo testimonia la cospicua, diffusa apertura di cantieri mirati ad un meritato e da troppo tempo atteso recupero di un’immagine e di un prestigio che fino al recente passato la città di Augusta ha vantato. In attesa però questi grandi progetti di valorizzazione e fruizione a lungo termine possano avere compimento (e che tutti i cittadini attendono trepidanti), siamo convinti dell’assoluta urgenza, priorità e possibilità di eseguire svariati interventi, mirati alle stesse finalità, ma a costi esigui e, soprattutto, immediatamente“.