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Augusta, scuola a prova di Covid, gli esempi di “Megara” e “Ruiz”

AUGUSTA – Il 16 settembre, in Sicilia, è iniziato il nuovo anno scolastico. L’Ufficio scolastico regionale aveva inviato, la settimana precedente, le relative “indicazioni organizzative e di sicurezza” ai dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ai coordinatori didattici delle scuole paritarie. A una dozzina di giorni dalla prima campanella, con tutte le classi a regime, abbiamo chiesto ai dirigenti delle scuole superiori cittadine come hanno reso esecutivo tale protocollo e di far luce sulla situazione attuale, quando nel resto della provincia decine di classi sono in “quarantena” (per positività di alcuni studenti), criticità che però riguarderebbe principalmente gli istituti comprensivi.

Non abbiamo casi di quarantena o isolamento domiciliare dopo l’inizio delle attività. Qualcuno non è proprio entrato e sta proseguendo la quarantena a casa fino a tampone negativo”, ci conferma stamani la dirigente scolastica del “Ruiz”, Maria Concetta Castorina. “Abbiamo sei ingressi e sei uscite già definiti, e orari scaglionati”, riferisce la dirigente. “Gli alunni e docenti, tranne nell’ora dell’educazione fisica, hanno l’obbligo di indossare la mascherina per tutte le ore di lezione”, sottolinea ricordando il protocollo di sicurezza.

Si prospetta dinanzi a noi un periodo di ripresa, ed è proprio da qui che bisogna ripartire, con entusiasmo e fiducia nel futuro – aveva detto la dirigente Castorina in occasione del primo giorno di scuola, dedicato all’accoglienza degli studenti in aula magna (vedi foto all’interno, ndr) – Stiamo ritornando gradualmente alla normalità, ma non dobbiamo abbassare la guardia e dimenticare le norme di sicurezza anti-Covid“.

Passando dalla scuola superiore nel cuore della Borgata a quella nell’Isola, con lo storico liceo nella cittadella degli studi, il dirigente del “Megara”, Renato Santoro (nella foto di repertorio all’interno, ndr) ci tiene a evidenziare che “non abbiamo casi di personale Ata o docente senza Green pass. È una comunità scolastica molto responsabile“. Specifica, in risposta alle nostre domande, che per gli alunni che presentano il provvedimento dell’Asp che dispone loro di non recarsi a scuola in quanto positivi al Covid-19, come per gli studenti con patologie gravi o immunodepressi, è garantita la didattica a distanza (Dad): si collegano tramite internet e supporto video alla lezione frontale che si tiene in aula. Anche al Liceo “Megara” non risultano, a ieri, classi in “quarantena”.

Proviamo a chiarire, quindi, le “indicazioni organizzative e di sicurezza” a cui tutti gli istituti scolastici devono attenersi. Innanzitutto, il rientro a scuola del personale e degli studenti già risultati positivi all’infezione da Covid-19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone.

Per ciò che concerne la certificazione verde, o Green pass, è previsto l’obbligo per il personale scolastico di “possederla” e di “esibirla”, ad eccezione per coloro che non possono ricevere il vaccino dovendolo però provare con apposito certificato medico. La mancata esibizione del Green pass comporta per il personale scolastico due immediate conseguenze: sanzione amministrativa pecuniaria e l’impossibilità, fino a quando non si provvede a possedere e a esibire il Green pass, di accedere a scuola e svolgere le proprie mansioni, con conseguente dichiarazione di assenza ingiustificata. Gli alunni, invece, non hanno l’obbligo del Green pass, ma devono immediatamente comunicare alla scuola l’eventuale tampone risultato positivo al test antigenico.

Quanto all’utilizzo dei “dispositivi di protezione delle vie respiratorie”, cioè le mascherine, il protocollo di sicurezza prescrive: “Per gli studenti, a prescindere dalla situazione epidemiologica, la mascherina di tipo chirurgico; per il personale scolastico la mascherina chirurgica, o altro dispositivo previsto eventualmente nel documento di valutazione dei rischi. Per il personale impegnato con bambini con disabilità, va invece previsto, unitamente alla mascherina, l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuale”.

Per l’organizzazione dell’ingresso e uscita da scuola, il protocollo prevede che “con opportuna segnaletica e con una campagna di sensibilizzazione ed informazione, le istituzioni scolastiche comunicano alla comunità le regole da rispettare per evitare assembramenti”. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dall’edificio scolastico, bisogna provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza delle norme sul distanziamento sociale. Inoltre, ogni scuola dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti con eventuali ingressi e uscite a orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi.


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