Cronaca

Augusta, sub beccato in area portuale militare

AUGUSTA – All’esito della serata di ieri, festività di Santo Stefano, è stato denunciato e multato un sub sorpreso nella zona militare del porto Megarese.

La segnalazione è giunta alla Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta, oltre che alla locale stazione Carabinieri, da parte del Comando Marisicilia, con cui si dava atto di un accesso abusivo in area militare, per una presumibile attività di pesca subacquea di frodo.

Immediatamente, è stato disposto l’invio in zona di un’unità navale militare della Guardia costiera, la motovedetta Cp 879, mentre la stazione carabinieri della Marina militare ha richiesto l’intervento di un’autopattuglia del nucleo operativo radiomobile di Augusta.

Non appena giunti in zona, la motovedetta della Guardia costiera ha iniziato a perlustrare l’area alla ricerca del barchino da cui si sarebbe immerso il pescatore di frodo, barchino che, con il favore delle tenebre e approfittando del bassissimi fondali, inaccessibili alla motovedetta, è riuscito a dileguarsi, mentre l’autopattuglia dei Carabinieri, con il supporto del personale di guardia della Marina militare, ha individuato, e seguito da terra, il subacqueo, intimandogli di uscire dall’acqua.

I militari della Guardia costiera e i carabinieri, dopo aver accompagnato il sub nella sede della Capitaneria, hanno deferito il pescatore all’autorità giudiziaria di Siracusa per l’ipotesi di reato di accesso abusivo in area militare, elevando a suo carico una sanzione amministrativa pari a circa mille euro per pesca in zona vietata e sottoponendo a sequestro le attrezzature utilizzate illegittimamente, quali fucile, torcia, muta, rete, pinne e cintura con piombi, unitamente a circa 7 chilogrammi di pescato, successivamente smaltito.

L’operazione ha posto in luce la sinergia e la comunità d’intenti delle amministrazioni militari dello Stato coinvolte, rappresentate dalla Marina militare, dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera e dall’Arma dei Carabinieri – si legge nel comunicato diramato dalla Capitaneria di porto di Augusta – Si ricorda che l’attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri, oltre al fatto che introdursi abusivamente in area militare costituisce una fattispecie penalmente rilevante“.


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