Augusta, un presepe popolare alimenta l’interesse per la Ricetta di Malta
AUGUSTA – La Natività immaginata nella storica Ricetta di Malta. Questa l’idea di Fabio Di Grande, presepista per hobby, che ha realizzato il presepe popolare allestito nell’androne su piazza Duomo del palazzo di città e lo ha donato al Comune.
A fare da scenografia è infatti la corte interna dell’immobile settecentesco di via Epicarmo che, noto alla Soprintendenza ma mai vincolato, è entrato a far parte del patrimonio immobiliare comunale a conclusione dell’iter avviato con la lettera del 29 aprile 2021 in cui la proprietaria, la compianta Isabella Palumbo Fossati, triestina di nascita e veneziana di adozione, esprimeva la volontà di donare l’edificio all’ente locale.
Di Grande espone attualmente tre presepi di sua realizzazione: oltre al suddetto ambientato nella Ricetta di Malta, il più recente, annovera anche un presepe tradizionale allestito nella chiesa di San Domenico e, in particolare, un presepe popolare ambientato nel santuario dell’Adonai in mostra a Verona per la 39ª edizione di “Presepi dal mondo“.
Racconta il suo sopralluogo alla “Ricetta”, accompagnato dall’assessore Pino Carrabino: “Entriamo da una piccola porta che dà su via Epicarmo, e proprio lì di fronte sono nato, ma ho sempre ignorato, come la maggior parte degli augustani, cosa ci fosse dietro quelle mura. È così che ho scoperto un luogo meraviglioso, decadente certo, ma pittoresco e intriso di storia. L’assessore mi fa da cicerone ed io sto ad ascoltare, affascinato, mentre scatto qualche foto. Questo è il luogo che cercavo“.
“Questa ambientazione della Natività – aggiunge Di Grande – vuole essere un augurio affinché questo monumento possa essere recuperato, restaurato e reso fruibile dagli augustani, e non solo“.
“Esprimo – dichiara l’assessore Pino Carrabino – immensa gratitudine a Fabio Di Grande che, attraverso la sua pregevole opera artistica, ha voluto rammentare la sensibilità e il grande senso di altruismo di donna Isabella Palumbo Fossati, che ha permesso alla città di riappropriarsi di un importante pezzo della sua storia. Non posso esimermi dal rammentare che numerose amministrazioni hanno tentato l’acquisizione onerosa del monumento al patrimonio comunale e il 14 luglio 2021 il mio desiderio si è concretizzato con la stipula dell’atto di donazione presso il notaio Desiree Cannata“.
“Il grande complesso industriale della “Ricetta” è stato nel tempo venduto a privati – precisa – e ciò che rimane è la parte nobile con il prospetto monumentale, la corte interna e i ruderi del palazzo che è stata la dimora dei ricevitori“.
L’assessore coglie l’occasione per aggiornare sull’avanzamento delle opere preliminari alla progettazione per il recupero conservativo dell’edificio, da destinare a centro culturale: “Recentemente la “Ricetta” è stata oggetto di indagini archeologiche e l’amministrazione ha deliberato degli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza della struttura interna che si caratterizza per una facciata monumentale che prospetta su via Epicarmo“.