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Augusta, vincitrice del Premio Strega Giovani incontra gli studenti del “Megara”. Celebrata con Lia Levi la Giornata europea dei giusti

AUGUSTA – “Il valore della memoria”, questo il filo rosso che il Liceo “Megara” durante questi mesi ha voluto seguire con più iniziative in linea con il calendario civile: il Giorno della memoria il 27 gennaio, il ricordo delle Foibe il 10 febbraio (vedi articolo), quindi la Giornata europea dei Giusti, ricorrenza fissata per il 6 marzo dal Parlamento europeo (dal 2012) per commemorare coloro che si sono opposti ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi.

Ieri mattina nell’auditorium “Giuseppe Amato”, in occasione della ricorrenza, gli alunni del biennio di tutti gli indirizzi hanno incontrato la scrittrice Lia Levi, autrice del libro “Questa sera è già domani“, Premio Strega Giovani 2018. È stato infatti il romanzo più votato della quinta edizione del premio, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci (che organizza anche il prestigioso Premio Strega), da una giuria composta da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di circa 55 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero.

Lia Levi, di famiglia piemontese di origine ebraica, si trasferisce ali inizi degli anni ’40 a Roma, dove la scrittrice vive tuttora e ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom. Da bambina, a soli sette anni, ha dovuto affrontare i problemi della guerra e della persecuzione razziale. Dopo l’8 settembre 1943 è riuscita a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi con le sue sorelle in un collegio romano di suore. Sceneggiatrice e giornalista, è autrice di molti romanzi sia per adulti sia per ragazzi, vincendo con le sue opere numerosi premi letterari e ricevendo prestigiosi riconoscimenti.

Levi è anche testimone instancabile della Shoah, ama rivolgersi ai giovani in particolare, per sensibilizzarli sulle pagine buie del Novecento e sul valore della memoria, che non deve essere mai banalizzata, poiché essa, come afferma la scrittrice, “non sia semplice ricordo, ma elaborazione del ricordo”.

Il suo ultimo lavoro letterario nasce da un momento privato: la storia del marito, saggista e scrittore, Luciano Tas. Argomento che la Levi nel rispetto intimo affronta in modo delicato. Nel racconto, la grande storia incontra e, talvolta, travolge i destini degli uomini e in essa si innestano microstorie che aprono ai lettori diversi spunti di riflessione su rapporti famigliari non sempre semplici, sul ruolo della comunicazione ufficiale degli eventi, sulla lettura che gli uomini ne sanno dare.

L’iniziativa di ieri mattina si è aperta con i saluti del dirigente scolastico Renato Santoro e con l’introduzione della docente Gabriella Rista, e ha visto pure un intervento del sindaco Cettina Di Pietro. Gli alunni, preparati all’incontro con laboratori di lettura e di scrittura, sono stati molto attenti e hanno partecipato attivamente, interagendo con l’autrice Lia Levi attraverso domande su diversi aspetti, dalle semplici curiosità che alcuni personaggi hanno suscitato a considerazioni più profonde.

Vibranti d’emozioni diversi momenti dell’incontro: l’accoglienza musicale sulle note di “Imagine”, suonata alla chitarra da Stefano Pustizzi (II A Liceo scientifico), la visione del booktrailer di “Questa sera è già domani”, realizzato dalla I B Liceo scientifico, e minuti particolarmente emozionanti quando l’alunna Chiara Bello (II A Liceo linguistico) è salita sul palco per ringraziare Lia Levi per averle risposto due anni fa a una lettera in cui le dichiarava la sua ammirazione. Attimi di commozione da parte della scrittrice, che ha riletto con piacere le parole allora dedicate alla ragazza. E, in chiusura, la celebre colonna sonora di Nicola Piovani per “La vita è bella” eseguita al pianoforte da Davide Turco (VA Liceo scientifico) e al violino da Salvo Di Modica (II B Liceo scientifico).

In un secondo momento della mattinata (nella foto all’interno), per onorare la memoria di un Giusto augustano, don Paolo Liggeri, i liceali hanno preso parte alla piantumazione di un albero di ulivo (donato dalla ditta augustana Scivoletto) nell’area verde della cittadella degli studi e alla dedicazione di una targa commemorativa all’illustre concittadino, che fu deportato nei campi di concentramento nazisti. Don Liggeri, a cui è intitolato l’auditorium comunale al primo piano del civico palazzo San Biagio, fedele alla sua vocazione sacerdotale, realizzò nel 1943 a Milano l’istituto di accoglienza “La casa”, dove accoglieva tutti, rifugiati politici, ebrei e senza tetto, con grande generosità e a rischio della propria vita.


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