AUGUSTA – È di ieri l’annuncio del neo assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Bruno Marziano, che in merito al discusso piano di dimensionamento scolastico ha affermato che sono state “affrontate e risolte tutte le problematiche nel Siracusano“. In particolare, ha riferito che al tavolo tecnico palermitano “si è deciso di mantenere l’autonomia, in regime di reggenza, del Liceo “Megara” di Augusta“.
La questione era emersa a fine ottobre, quando si apprendeva da fonti di stampa siracusane che sarebbe stato approvato l’accorpamento dello storico Liceo “Megara” con il 2° Istituto di istruzione superiore “Ruiz”, comprendente gli istituti tecnici industriale e commerciale. Allora si registrava la contrarietà del consigliere comunale di minoranza Giuseppe Di Mare, che paventava gli eventuali effetti negativi per la cittadinanza.
Interviene in data odierna l’esponente locale dell’associazione politica giovanile “Futuredem” Manuel Mangano, che è anche studente del Liceo: “Potremmo definirlo un anno di purgatorio, quello annunciato dall’assessore regionale Bruno Marziano del Partito democratico, per il Liceo “Megara” di Augusta“.
Si dice “soddisfatto che, anche grazie alla mediazione in ambito regionale della deputata all’Ars Marika Cirone Di Marco del Partito democratico, si è riusciti a scongiurare, assicurando al “Megara” una reggenza, una segreteria didattica e l’accesso a cospicui fondi europei“.
Mangano indirizza una critica al Sindaco: “Arriva come un fulmine al ciel sereno il comunicato stampa del sindaco di Augusta Cettina Di Pietro del Movimento 5 stelle, che, non essendosi mai esposta prima sul tema, né avendo mai avanzato proposte al tavolo di lavoro provinciale, arriva in estremo ritardo annunciando di aver inviato, un paio di giorni prima dell’incontro regionale, una semplice lettera all’assessorato con cui tenta di ribaltare le sorti del Liceo“.
L’esponente giovanile dell’area renziana prosegue: “Addirittura proponendo il trapianto del liceo delle scienze applicate da “Ruiz” a “Megara”, senza confrontarsi prima con gli organi scolastici preposti, provocando così numerosi malumori“.
Conclude: “Il Liceo avrà ancora un anno per mettersi in gioco e lottare per la propria autonomia, nella speranza che avvenga la tanto attesa inversione di marcia nella scelta, sempre più imponente, degli istituti tecnici“.