Cambiaugusta richiede le dimissioni del Sindaco e ha già il candidato


AUGUSTA – L’ennesimo tassello saltato la settimana scorsa nella maggioranza 5 Stelle, l’allontanamento dell’ormai ex vicesindaco Schermi, ha indotto diversi consiglieri comunali di minoranza a gettare legna sul fuoco e a mettere in discussione l’autorevolezza attuale dell’Amministrazione pentastellata.
Sono intervenuti nel dibattito politico a riguardo, questo lunedì mattina con una conferenza stampa, i rappresentanti del movimento “Cambiaugusta“, sostenendo la necessità di chiedere le dimissioni del sindaco Cettina Di Pietro, a tre mesi esatti dall’ultima conferenza stampa in cui hanno alternato critica e proposta.
Il primo a prendere la parola è il presidente dell’associazione Marco Stella, con un esordio netto: “La cacciata di Schermi è l’ultimo di una serie di atti che si sono consumati in questo pessimo anno di amministrazione, un’amministrazione scadente che ha dato il colpo di grazia a questa città”.
Poi tende la mano nel nome dello sviluppo portuale: “La questione che più preoccupa riguarda il porto: invitiamo il Sindaco a nominare un assessore o un consulente al ramo. E se intende optare per la consulenza, siamo pronti a proporre persone del nostro territorio che hanno le competenze e le capacità per poter svolgere tale ruolo“. Stella fa presente, altresì, che corre voce di un prossimo cambio alla presidenza del civico consesso.
“Legalità, trasparenza e partecipazione sono le tre parole utilizzate nella campagna elettorale dei 5 Stelle“, ricorda Stella, aggiungendo: “Non posso dire se ci sono stati atti illegali, sicuramente non c’è traccia della relazione che avrebbe dovuto rilasciare il consulente all’Ambiente nominato lo scorso anno, così come non c’è traccia di un piano regolatore”.
Il presidente di “Cambiaugusta” conclude sostenendo che tra i motivi previsti per la cessazione della carica di sindaco, ovvero mozione di sfiducia o dimissioni, auspica la seconda opzione. Ha chiosato: “Tuttavia, tra le ragioni che la legge prevede affinché il sindaco debba tornare a casa, potrebbe esserci la mancata presentazione della relazione annuale obbligatoria”.
A seguire, parola al consigliere comunale di opposizione Giuseppe Di Mare, che definisce immediatamente la revoca di Schermi “un fatto politico così importante da non poter passare inosservato”. Il consigliere accusa di una “gestione superficiale della cosa pubblica” l’Amministrazione e ribadisce quanto già evidenziato da alcuni colleghi di minoranza, cioè che “dai primi studi della delibera, pare sbagliato che il sindaco non abbia immediatamente nominato il vicesindaco”.
Di Mare chiede maggiore chiarezza: “Che cosa significa che l’assessore Schermi è stato cacciato per motivi di trasparenza? Lo stesso assessore che ha replicato specificando di aver sempre agito con criteri di trasparenza, lo stesso assessore che fatto dichiarare il dissesto finanziario, che ha fatto assumere quell’anticipazione di cassa che volgarmente chiamiamo prestito, quei pochi atti di questa Amministrazione“.
E conclude: “Politicamente chiediamo le dimissioni del Sindaco, perché la fotografia della campagna elettorale è sparita. Augusta è in mano a forestieri imposti dai vertici del Movimento cinque stelle catanese”.
A chiusura della conferenza, Stella, a domanda diretta della stampa, ha risposto che, nell’eventualità di elezioni comunali, imminenti o future, “Cambiaugusta” ha già pronta una candidatura a sindaco e si tratta proprio di Giuseppe Di Mare.