Cessione raffineria di Augusta, Camera del lavoro Cgil: “Istituzioni sembrano riemergere da letargo ingiustificato”


AUGUSTA – “Anche se la Esso ha contribuito al benessere della nostra cittadina, non si spiega il silenzio delle istituzioni, nazionali, regionali e locali che sembrano riemergere da un letargo ingiustificato e che ormai sembra poco utile dato che la transizione è già stata ultimata“. Così la Camera del lavoro – Cgil di Augusta, in un comunicato del segretario Lorena Crisci, torna sulla cessione della raffineria di Augusta e dei tre depositi della Esso Italiana all’algerina Sonatrach, perfezionata venerdì scorso proprio quando si riuniva il consiglio comunale monotematico, richiesto a maggio (vedi articolo).
“Convocare il consiglio comunale sul tema della cessione del ramo di azienda che la multinazionale Esso ha operato ed il quale iter si conclude il giorno in cui si svolge il consiglio comunale monotematico sull’argomento, risulta per lo meno risibile“, commenta in merito all’ultima seduta consiliare.
“La vicenda viene resa nota il 10 maggio – ricorda – sui media e sui social, il giorno in cui l’Amministrazione comunale ospita l’amministratore delegato della Sonatrach, compagnia petrolifera algerina, Abdelmoumen Ould Kaddour“.
“Questa Camera del lavoro – ribadisce Crisci – ha più volte sottolineato nei vari comunicati alla stampa, che dal 10 maggio in avanti sono stati pubblicati, che una multinazionale lasciava il nostro territorio, senza colpo ferire, dopo aver fatto utili per più di mezzo secolo sul nostro territorio“.
“A questo punto – conclude in riferimento ai nuovi proprietari della raffineria di Augusta – sarebbe utile sapere dalla Sonatrach quali sono i piani a lungo termine e quali le intenzioni per il mantenimento dei livelli occupazionali, di sicurezza sul lavoro e di tutela dell’ambiente“.
(Nella foto di repertorio, in piedi: Lorena Crisci)