Politica

Consiglio comunale “sudamericano”, insorge Vinciullo: “Con questa gestione, non parteciperò più ad alcuna seduta”

AUGUSTA – “Ennesima aggressione fisica e verbale da parte dei consiglieri comunali dei 5 Stelle nei confronti dei consiglieri comunali di opposizione. Su numerosi siti multimediali è possibile vedere questo filmato surreale, che ricorda aspetti peculiari della vita politica sudamericana“. Commenta così, lapidario, le intemperanze registrate nell’ultima seduta consiliare sulla Tari il parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo, richiedendo espressamente un intervento delle forze dell’ordine.

Si riferisce in particolare alla parola negata dalla presidenza al consigliere Pasqua, che ha portato all’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, e alla precedente vicenda Blanco-Schermi, per la quale il consigliere pentastellato, ieri, si è scusato. “Ancora una volta ai consiglieri comunali di opposizione che cercano di parlare viene tolta la parola e, se provano a protestare, vengono pure minacciati fisicamente. Dando un pessimo esempio ai cittadini che si convincono sempre più che la politica è il luogo del malaffare e non invece il luogo del dialogo e del ragionamento“, spiega Vinciullo.

Il presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars si riferisce anche alla sua più recente partecipazione ai lavori consiliari, in occasione di una seduta aperta alla deputazione: “Di questo stato di cose io stesso mi sono reso conto durante la mia ultima presenza nel Consiglio comunale di Augusta, durante il quale mi è stata tolta la parola senza rispetto di alcuna regola e violando lo Statuto Siciliano nella parte riguardante i compiti e le prerogative dei deputati regionali“.

Vinciullo non ci sta e promette: “Il mio intendimento, fin quando ci sarà questa gestione del Consiglio comunale, è di non partecipare più ad alcuna seduta. Per essere chiari, il Consiglio comunale non è una masseria ma è il tempio della democrazia. Per fortuna che questo era il nuovo che avanza, ora basta! Chiedo alle forze dell’ordine di intervenire durante i Consigli comunali, di acquisire i filmati di quello accade in Consiglio comunale e che non sia consentito a nessuno assumere comportamenti e atteggiamenti intimidatori e vessatori nei confronti della controparte politica“.

Esprime infine solidarietà ai consiglieri Giuseppe Schermi e Angelo Pasqua, a suo dire, “vittime l’altra sera di comportamenti che devono essere vagliati dalle forze dell’ordine“, ricordando che “già qualche mese fa i consiglieri comunali di Augusta sono stati ricevuti dal Prefetto di Siracusa a cui hanno rappresentato le loro preoccupazioni e il disagio ambientale che vivono in Consiglio comunale“.

Ecco gli auspici del parlamentare regionale, che si appella anche alle altre forze politiche di opposizione: “Sono certo che la mia denuncia non cadrà nel vuoto, ma che anche gli altri partiti a tutela dei propri rappresentanti in Consiglio comunale, faranno sentire la loro voce, in modo tale che si sappia che questa situazione non può continuare e che non si può tentare di coprire le proprie incapacità politiche e amministrative ricorrendo alle minacce fisiche e verbali. Sono certo che le forze dell’ordine, coordinate dalla Magistratura, sapranno ristabilire l’autorevolezza della democrazia e della libertà nel Consiglio comunale di Augusta stuprato e violentato ogni qualvolta lo stesso Consiglio si riunisce, costretto a subire l’arroganza di chi non conosce la parola democrazia ma solo la parola aggressione“.

Conclude con un riferimento storico, più volte utilizzato dal fronte della minoranza: “Tanti anni fa così cominciò il fascismo in Italia o il comunismo in Cina, Russia… Sappiano che non ci piegheremo, perché non consentiremo a nessuno di ripetere una pagina assolutamente negativa della nostra storia“.


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