Consiglio comunale sui precari/ Qui opposizione


AUGUSTA – Si è tenuto lunedì sera il lungo e teso Consiglio comunale monotematico sollecitato dall’opposizione sulla situazione legata agli 85 lavoratori precari del Comune, che hanno assistito tra il pubblico alla seduta.
Si sono registrate diverse frizioni tra alcuni consiglieri dell’opposizione e rappresentanti sindacali da una parte e l’Amministrazione dall’altra. Ma anche una dura critica del giorno dopo alla conduzione dei lavori della Presidente del Consiglio, mossa dal consigliere di minoranza Enzo Canigiula. Questi ha dichiarato attraverso una nota di aver scelto di non intervenire in Aula perché avrebbe “dovuto attaccare l’Amministrazione e questo nel personalissimo statuto del M5s non è assolutamente consentito“, aggiungendo: “La figura che dovrebbe essere garante di ventinove consiglieri non è altro che garante di tutto ciò che l’Amministrazione partorisce, facendo molta attenzione a non far parlare o interrompere chi questa Amministrazione la attacca, siano essi consiglieri comunali o ospiti in un Consiglio comunale aperto“.
Alla fine della seduta monotematica, i dodici consiglieri comunali dell’opposizione presentavano un documento, non condiviso dalla maggioranza che ne ha elaborato uno diverso, contenente la richiesta all’Amministrazione comunale di “un impegno politico nell’adottare un immediato atto deliberativo con il quale si provveda a prorogare i contratti in essere, utilizzando le sopra dette risorse finanziarie stanziate dalla Regione Sicilia (591 mila euro come contributo consolidato più 566 mila euro dal fondo previsto per i Comuni in dissesto, ndr) nelle more dell’approvazione della legge finanziaria”.
In data odierna, i dodici consiglieri comunali della minoranza con una nota congiunta, dal titolo “Precari equilibri”, esprimono rammarico per l’andamento dell’ultimo Consiglio: “C’è un momento per la divisione e uno per la concordia; ci sono situazioni in cui mostrare l’appartenenza alla propria parte, bandiera o colore politico è segno di coerenza e onestà intellettuale, e altri invece in cui diventa ottusa chiusura; c’è un momento per lo scontro e uno per la sintesi condivisa: capire quando finisce il primo ed è necessario dar vita al secondo è dimostrazione di serietà e concretezza; e poi, sopra ad ogni cosa, ci sono circostanze in cui la divisione diventa non solo ridicola, ma addirittura dannosa“.
Pur ringraziando la Presidente del Consiglio per aver accolto le richieste di una seduta monotematica, ravvisano una “doppia sconfitta” e spiegano: “La prima, gravissima, a danno dei lavoratori precari che da quell’incontro sarebbero dovuti uscire con la certezza di essere tutelati da un’Amministrazione che si impegna con fatti concreti e non solo con vuote parole di circostanza; la seconda subita invece dalla Città tutta che assiste allo spettacolo offerto da una maggioranza che non perde occasione per cedere alla ripicca e dimostrare tutta la propria immaturità politica, laddove per “politica” si intenda l’accezione più nobile del termine di interesse e attenzione per il bene comune“.
Considerata la nota incertezza sui tempi di approvazione della legge finanziaria della Regione, da cui dipende l’erogazione dei contributi ai Comuni, ribadiscono la richiesta contenuta nel documento presentato in Aula: “Buon senso, serietà e senso di responsabilità verso gli 85 lavoratori coinvolti, avrebbero voluto che questa Amministrazione avesse avuto il coraggio di assumersi un preciso impegno politico nel prorogare immediatamente il loro contratto in scadenza, anche solo di un ulteriore mese, come auspicato e suggerito anche dalle forze sociali invitate e presenti in aula, così da poter affrontare con maggiore serenità una situazione che rischia, al contrario, di diventare definitiva e immodificabile“.
L’opposizione attacca ancora una volta quel primo atto, per tempo e importanza, della maggioranza, quando riferisce che nella vicenda dei precari si sarebbe attesa dall’Amministrazione “la stessa urgenza e risolutezza che ha dimostrato di possedere e mettere in campo in occasione ad esempio della dichiarazione dello stato di dissesto, causa prima dei disagi che la Città sta vivendo“.
Poi sulla mancata condivisione da parte dei consiglieri pentastellati del documento proposto: “Condanniamo con forza, infine, il gesto di questa maggioranza che, neanche dinanzi ad una situazione così drammatica, ha voluto uscire dalla trincea che si è scavata, condividendo il documento comune proposto dall’opposizione che nessun altro fine aveva se non quello di fornire ai lavoratori la garanzia di un impegno condiviso da parte di tutti per la risoluzione del problema in oggetto“.
I dodici consiglieri di minoranza concludono: “La Città non può più perdere tempo dietro a questi “infantilismi politici”, dietro a beghe domenicali di livello inqualificabile, dietro ad attacchi personali che nulla hanno di politico; c’è bisogno di maturità e di atti coraggiosi: chi non è capace sia responsabile e faccia un passo indietro“.