Etna, terremoto di magnitudo 4.8 a nord di Catania: danni e dieci feriti lievi. Sisma avvertito anche nel Siracusano
AUGUSTA – Alle ore 3,19 del giorno di Santo Stefano la rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo ML=4.8, localizzato 2 km a nord da Viagrande e 14 km a nord da Catania, con profondità ipocentrale di 1 km.
Il sisma è stato avvertito fortemente in tutto l’areale sud-orientale etneo e ha provocato ingenti danni in particolare a Fleri, frazione del comune di Zafferana Etnea, dove si contano una decina di feriti, non gravi. Numerose abitazioni sono state lesionate a Acireale, Zafferana Etnea, Aci S. Antonio, Pisano.
Secondo quanto riporta l’Ansa, è stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di lesioni sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre. L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale, al momento chiuso al traffico.
Il terremoto, che è stato avvertito anche nella Sicilia sud-orientale, fa parte dello sciame sismico iniziato alle 8,50 del 24 dicembre, che ha ormai superato i mille eventi sismici, ed è da mettere in relazione con l’eruzione laterale dell’Etna iniziata verso mezzogiorno dello stesso 24 dicembre (vedi articolo).
(Nell’immagine dell’Ingv: mappa di scuotimento del terremoto – scala dell’intensità Mercalli (Mmi), cioè basata sugli effetti che lo scuotimento induce negli osservatori)