LE ALI DI ICARO di Elisabetta Ternullo
Icaro aveva creduto che due ali potessero reggere libertà:
Illuso, aveva incollato alla cera la sua speranza
Frivola di piume leggere.
Icaro aveva immaginato il sole
Come un cerchio di luce languido;
Non l’aveva pensato alleato alla morte.
Nel precipizio, cadendo dall’alto dei suoi sogni,
Icaro aveva chiuso gli occhi di sconforto:
D’allora, il disincanto lo ebbe
Spegnendo, prima dello schianto,
I bagliori dell’anima bianca
Esiliandoli al buio d’ogni vano miraggio.
Il mare lo aiutò, dopo lo schianto,
Ad annegare le insignificanti penne
A disperdere le ultime tracce illusorie di vita vana
A dissolvere l’estremo residuo di cera
Assieme al corpo, spaccato fino all’anima.
E, inaspettatamente,
Stavolta senza ali,
Egli nacque d’essenza.
E volò per davvero.
LA RINASCITA di Marcella Di Grande
Quante volte avete sognato ad occhi aperti, guardando il soffitto, spesso rammaricati per l’ incolmabile distanza tra voi e i vostri sogni e per la fragilità delle vostre ali troppo inadeguate per sostenere tanto il peso della quotidianità quanto quello della libertà? Probabilmente tante. Di fronte alla grandezza e all’irraggiungibilità di un sogno ogni persona ha un atteggiamento diverso. C’è chi vive sperando e attende immobile e chi invece sfida la forza di gravità, si assume rischi e responsabilità e prima o poi impara a volare.
Certo è, che le altezze, la libertà, l’ignoto e a volte anche la felicità, fanno paura a tutti. Ma chi sceglie di arrivare in alto, di volare, di riappropriarsi di se stesso, di essere libero, sa bene che dovrà fare i conti con i fallimenti e pagare un prezzo. Il fallimento è la caduta libera dentro l’abisso che vi abita; potete annegarci dentro oppure cercare di capire cosa non ha funzionato.
A voi la scelta, ma sappiate che se farete tesoro dei vostri fallimenti, rinascerete, ogni volta, da un gradino più alto della coscienza, allargherete la vostra mappa cognitiva, farete “esperienza” e l’esperienza è l’unica scalinata che può portarvi fino alla meta.
Se avrete l’umiltà e il coraggio di ricominciare, la capacità di trasformare i limiti in opportunità e i “perché” in “come” scoprirete che per raggiungere un sogno non servono ali, ma azioni. I sogni sono l’anticamera della realtà e hanno un struttura che costruiamo con l’impegno e con le scelte quotidiane.
Pertanto potete attendere passivamente la vita, accettando incondizionatamente che la vostra felicità dipenda da qualcun altro, oppure potete prendervi l’onore di plasmarla per realizzarla come l’avete sempre sognata. Non è semplice ma è possibile e dipenderà dal valore e dal significato che darete agli eventi.