Politica

Province, governo Schifani presenta ddl di riforma. Siracusa eleggerà 24 consiglieri provinciali

SIRACUSA – Ieri il governo Schifani ha avviato formalmente il percorso per la reintroduzione delle Province in Sicilia, con l’elezione diretta di presidenti e consigli. È stato infatti presentato il disegno di legge regionale sulla riorganizzazione delle Province e delle Città metropolitane, adottato in mattinata dalla giunta. Gli elettori della Provincia di Siracusa potranno eleggere direttamente 24 consiglieri provinciali, contestualmente al presidente, che nominerà una giunta composta da massimo 6 assessori.

Il testo riprende la proposta depositata in commissione Affari costituzionali del Senato, adattata al contesto normativo siciliano. L’entrata in vigore della legge, dopo l’approvazione in Assemblea regionale, è comunque condizionata all’abrogazione della legge Delrio da parte del Parlamento nazionale. Si metterebbe fine, così, ad anni di commissariamento degli attuali Liberi consorzi comunali.

L’abolizione degli enti intermedi, nove anni fa, con l’istituzione delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi non ha mai funzionato – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani Con questo testo onoriamo un impegno assunto con i siciliani in campagna elettorale, e soprattutto diamo risposta a un’esigenza sentita non soltanto in Sicilia, ma in tutto il Paese, come dimostrano le iniziative legislative presentate in Parlamento e in fase avanzata di discussione. Per questo sono ottimista su un iter veloce in Ars, attraverso anche un confronto con tutte le forze politiche, rispetto al quale siamo sempre disponibili“.

La cancellazione delle Province, fortemente voluta dal governo dell’epoca e rivendicata dalle forze che lo sostenevano nel Parlamento regionale – ha aggiunto il governatore – partiva dal presupposto della riduzione dei costi della politica, ma ha determinato un vuoto nei processi decisionali e amministrativi che ha penalizzato in maniera evidente l’erogazione di servizi importanti per i cittadini e per la tutela del territorio, oltre a ridurre gli spazi di democrazia diretta e di espressione politica. Il numero di consiglieri e di assessori sarà inferiore rispetto a quello del passato, secondo una logica di sobrietà che guarda al contenimento dei costi e di snellezza e efficienza dei nuovi enti“.

Nel dettaglio, le Province saranno sei più le tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina; il progetto di riforma individua gli organi di governo e la loro composizione, introducendo la figura del consigliere supplente; stabilisce le quote rosa nelle liste, con almeno un quarto delle candidature riservato a donne; prevede la doppia preferenza di genere, come nei Comuni; introduce il collegio unico per l’elezione del presidente della Città metropolitana e della Provincia, la divisione della circoscrizione elettorale in collegi per l’elezione dei consiglieri provinciali, in modo da dare adeguata rappresentanza a tutti i territori.

Per le province con popolazione superiore al milione di abitanti sono previsti 36 consiglieri e massimo 9 assessori; per quelle tra cinquecentomila e un milione di abitanti, 30 consiglieri e fino a 7 assessori, mentre quelle con meno di cinquecentomila abitanti, come Siracusa (che ne conta poco meno di 400mila, dati Istat), potranno eleggere 24 consiglieri e le giunte avranno massimo 6 assessori.

Il ddl regionale fissa le competenze dei nuovi organismi. Il sistema elettorale adottato sarà il proporzionale con metodo D’Hondt per l’assegnazione dei seggi alle liste.


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