“Si paventa sgombero forzato per 90 famiglie alla Scardina, mentre si concede il Cas”. Schermi solleva il caso
AUGUSTA – “Mentre si paventano sgomberi forzosi per 90 famiglie alla Scardina, si concede alla Prefettura di realizzare un nuovo Centro di accoglienza straordinario (Cas). Anche stavolta, se non è così, l’Amministrazione comunale tiri fuori le carte e dimostri il contrario“. È il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Schermi, di Diem25, a sollevare un “caso” Augusta.
Da una parte, il paventato sgombero forzato di quasi un centinaio di famiglie che vivono nelle palazzine di contrada Scardina. Dall’altra, centri di accoglienza a suo dire “concessi” dal Comune alla Prefettura, uno dopo l’altro, prima l’hotspot all’interno del porto commerciale ora il Cas, per cui esisterebbe già il relativo progetto di “adeguamento funzionale della struttura ex consorzio Asi contrada San Cusumano da destinare a Centro accoglienza per migranti”.
“Per quale motivo il progetto – interroga il consigliere, facendo eco alla questione posta in mattinata dall’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo (vedi articolo) – giace dal 27 dicembre scorso presso il gabinetto del Sindaco benché assegnato dal Protocollo per competenza al settore Urbanistica? Per quale motivo nonostante le mie reiterate richieste formali all’Ufficio in qualità di consigliere comunale, non mi viene ancora ad oggi consegnato né il documento in oggetto di cui al prot. n. 78067 né il relativo parere tecnico?“.
Schermi, sulle due vicende esposte in ideale contrapposizione, aggiunge: “È casuale che, proprio mentre la Prefettura convocava la conferenza dei servizi per autorizzare la realizzazione dell’ennesimo centro di accoglienza per migranti, l’assessore agli Affari legali di Augusta, già nominata alla cabina di regia della Prefettura, rispondeva in Consiglio alla mia interrogazione che per poter procedere alla manutenzione di strade ed illuminazione in contrada Scardina occorre prima procedere allo sgombero di 90 famiglie?“.