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Terremoto mar Ionio di magnitudo 4.8, l’esperto Ingv Neri chiarisce il quadro

AUGUSTA – Il terremoto nel mar Ionio, che alle 3,26 di questo mercoledì 16 aprile ha svegliato i cittadini della Sicilia orientale e della Calabria meridionale, è conseguenza di una fenomeno sismogenetico noto sul quale abbiamo interpellato l’esperto augustano Marco Neri, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), dal 2020 vice-commissario del governo italiano per la ricostruzione dell’area etnea colpita dal sisma 2018.

Il sisma di magnitudo locale ML 4.8, avvenuto alle 3,26 del 16 aprile sul fondo del mare Ionio a circa ottanta km da Acireale, ha avuto una profondità ipocentrale di 48 km. La combinazione tra energia del sisma e profondità ipocentrale – spiega Neri – ha probabilmente causato il fatto che il sisma è stato distintamente avvertito in Calabria meridionale e soprattutto in Sicilia orientale, dove ha destato apprensione tra la popolazione“.

Si tratta di un sisma di origine tettonica, cioè prodotto da una faglia sismogenetica che frattura la crosta terrestre – prosegue – Nella zona epicentrale il fondale marino ionico è attraversato da una struttura nota col nome di “Faglia Ionica“, orientata circa NO-SE, che segmenta il fondale marino con movimenti estensionali e trascorrenti, in un più generale contesto tettonico compressivo che determina la subduzione, cioè lo sprofondamento, della placca africana sotto quella eurasiatica“.

Pur essendo avvenuto ad un solo giorno di distanza dall’eruzione stromboliana dell’Etna che il 15 aprile ha interessato il Cratere di Sud-Est del vulcano – puntualizza il dirigente di ricerca dell’Ingv – il sisma del 16 aprile non ha alcuna correlazione dimostrabile con tale attività eruttiva“.

La scossa sismica è rimasta sostanzialmente isolata – conclude in riferimento al timore di scosse ravvicinate – non è possibile ipotizzare l’accadimento di possibile repliche di magnitudo anche maggiore, anche se la zona interessata è caratterizzata da una pericolosità sismica alta in cui in passato sono avvenuti terremoti abbastanza forti, fino a M 5.5“.

(Nell’immagine di copertina, realizzata da Marco Neri: quadro tettonico semplificato della Sicilia e della Calabria meridionale in cui la stella rossa indica l’epicentro del sisma ML4.8 del 16 aprile 2025)


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