Alternanza scuola-lavoro in Veneto, due robot umanoidi per gli studenti del “Ruiz”. Altro progetto sul monitoraggio strutturale


AUGUSTA – Appena conclusi per l’Istituto superiore “Arangio Ruiz” due innovativi progetti del Pon (Programma operativo nazionale del Miur) di alternanza scuola-lavoro, che hanno coinvolto quindici alunni ciascuno rispettivamente del Liceo delle Scienze applicate e dell’Istituto tecnico settore Tecnologico nella settimana dal 4 all’11 febbraio.
Il primo modulo, dal titolo “Robotica in corsia“, è stato svolto presso l’azienda “Campustore” di Bassano del Grappa (Vicenza), in cui gli alunni sono stati coordinati dal tutor aziendale Pietro Alberti e dai tutor scolastici Tiziana Coppola e Valeria Polopoli (nella foto in evidenza). Riprendendo quanto teorizzato da Seymour Papert, matematico sudafricano e ideatore della robotica educativa, lo scopo dell’esperienza è stato quello di porre i pazienti di diversi studi pediatrici al centro del processo educativo. Infatti gli studenti del “Ruiz” coinvolti hanno creato giorno dopo giorno diversi contesti di apprendimento aiutati da due “dottori speciali”, i robot “Nao” e “Pepper”, in situazioni e ambienti tali da stimolare la curiosità e l’interesse dei piccoli allievi.
Il percorso ha avuto così una duplice valenza tecnica e umana: da un lato ha permesso agli alunni del “Ruiz” di limare le capacità tecniche in termini di programmazione dei robot e di scelta dei sensori, dall’altro di toccare con mano la realtà difficile e sofferta dei piccoli pazienti.
“Monitoraggio strutturale in edifici di interesse strategico” è invece il titolo del secondo modulo di alternanza scuola-lavoro svolto presso l’azienda partner “Irs – Ingegneria ricerca e sistemi”, di Padova (nella foto all’interno). Oggi, infatti, il monitoraggio strutturale, a seguito degli ultimi sismi verificatisi e delle loro molteplici ricadute sui centri abitati, è tra gli strumenti in grado di proteggere l’uomo dalla furia del terremoto e dalla sua imprevedibilità.
Seguiti dal tutor aziendale Massimo Rapini e dai tutor scolastici Angelo Santacroce e Valentina Lombardo, gli alunni, grazie a questo percorso, hanno ampliato le conoscenze e le competenze possedute divenendo, prima ancora che tecnici preparati, cittadini consapevoli dei livelli di rischio di alcune aree del Paese, in grado di interpretare i bisogni e i segnali di un territorio in continua evoluzione. Il percorso si è articolato in ore teoriche e pratiche con tre diverse metodologie di analisi: monitoraggio ambientale, monitoraggio statico e monitoraggio dinamico, con la finalità di sviluppare negli allievi la capacità di organizzare in modo sistematico i dati tramite supporti informatici di livello altamente professionale.
Molto soddisfatti gli alunni per l’alta valenza dei due moduli di alternanza scuola-lavoro che, attraverso la didattica innovativa e l’esperienza pratica, hanno consolidato in loro le conoscenze acquisite a scuola e permesso di testare sul campo le loro attitudini, arricchendone la formazione e orientandone il percorso di studio e, in futuro, lavorativo.