Augusta, giudice proscioglie presunto aggressore del sindaco. L’affondo di quattro consiglieri d’opposizione
AUGUSTA – Entra oggi nel dibattito politico la sentenza predibattimentale di non luogo a procedere, diventata a fine luglio irrevocabile, che proscioglie il 52enne augustano Aldo Raina, perché “il fatto non sussiste“, dalle accuse di lesioni e minacce nei confronti del sindaco Giuseppe Di Mare. A sollevare la questione politica sono quattro consiglieri comunali d’opposizione.
L’episodio oggetto della sentenza risale al 26 ottobre 2022, svoltosi dinanzi a un bar nei pressi dei giardini pubblici. Il sindaco denunciò, pubblicamente a mezzo social network e tramite formale querela sporta al commissariato di pubblica sicurezza, di essere stato minacciato e aggredito fisicamente da un cittadino (e di essere stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni), dopo aver contestato a quest’ultimo uno smaltimento irregolare di rifiuti operato all’interno di cassonetti appartenenti all’esercizio commerciale. La sentenza predibattimentale del 10 luglio 2023, a seguito di indagini della Polizia di Stato che ha acquisito le immagini di videosorveglianza del bar, ha decretato l’insussistenza del fatto (qui la notizia su LaGazzettaAugustana.it), con le motivazioni depositate nella cancelleria del Tribunale di Siracusa soltanto il 7 maggio 2024.
A scagionare l’imputato Aldo Raina, difeso dall’avvocato Dario Fazio, in particolare le seguenti motivazioni messe per iscritto dal giudice onorario Antonio Cannata del Tribunale di Siracusa: per quanto concerne la denunciata aggressione fisica, dalla visione delle immagini “emerge, dunque, in modo incontrovertibile – si legge nella sentenza – che il querelante non è stato colpito con un pugno dall’imputato alla spalla destra, a differenza di quanto dallo stesso riferito ai sanitari del Pronto soccorso” e ciò ha reso “poco attendibile la versione fornita dal querelante“; per quanto riguarda la presunta minaccia (la frase “Sei uno sporco fascista, ti faccio vedere io”), non solo “non vi è piena prova, se consideriamo la costituzione di parte civile, che l’imputato avesse pronunciato espressamente la frase“, ma l’espressione “ti faccio vedere io”, come da sentenza della Cassazione (quinta sezione penale, numero 53228 del 2018), è da ritenersi “un enunciato generico oggettivamente ‘privo di qualsiasi valenza minatoria univoca e neanche larvata’, non può evocare un male ingiusto per il destinatario“.
Stamani quattro consiglieri comunali d’opposizione, segnatamente Giancarlo Triberio (Pd), Roberta Suppo, Uccio Blanco (M5s) e Milena Contento (civica), hanno diramato una nota stampa congiunta a commento della sentenza, rispetto alla quale il sindaco Giuseppe Di Mare ancora oggi, interpellato dalla nostra Redazione, non intende rilasciare dichiarazioni.
“Apprendiamo dalla stampa che è diventata definitiva e inappellabile la sentenza sulla inesistente aggressione di un cittadino nei confronti del sindaco al quale noi, insieme a tantissimi altri, al tempo dei fatti avevamo ingenuamente espresso solidarietà e vicinanza – sottolineano, tra l’altro, i quattro consiglieri – Adesso una sentenza certifica che il sindaco, sostenuto come testimoni dal presidente del Consiglio comunale e da due sodali dello stesso con importanti incarichi ricevuti dall’amministrazione di Fratelli d’Italia o su impulso dell’amministrazione di Centro Destra, ha mentito in quanto non ci fu nessuna aggressione“.
“L’opposizione si impegna a tutelare la verità e la trasparenza in tutte le sedi ed in ogni circostanza, e ci faremo carico di dare voce ai cittadini indifesi di fronte all’arroganza di un potere che non si degna nemmeno di chiedere scusa a tutti coloro ai quali ha estorto con l’inganno una solidarietà che non meritava – proseguono – Chiediamo quindi al sindaco e al presidente del Consiglio comunale un’immediata dichiarazione pubblica rendendone conto alla città ed ai cittadini“.
“Daremo maggiori dettagli in merito – annunciano i quattro consiglieri d’opposizione – in una conferenza stampa che convocheremo nei prossimi giorni“.
(Nella foto di repertorio in copertina: il sindaco Giuseppe Di Mare)