Augusta, Tari, dalla caccia agli evasori alla stretta sul ritiro del secco indifferenziato
AUGUSTA – Dalla caccia agli evasori ai controlli del mastello per l’indifferenziato. Prosegue la battaglia del sindaco Giuseppe Di Mare sul fronte della Tari, il tributo comunale che, per legge, deve coprire interamente i costi di raccolta differenziata porta a porta e smaltimento dei rifiuti. Un tributo che per gli utenti augustani quest’anno ha avuto un costo di 11 milioni 870mila euro, con un rincaro di circa 4,3 milioni negli ultimi tre anni.
Subito dopo il sit-in di cittadini in piazza dell’11 settembre che dai rincari Tari ha preso spunto, il primo cittadino aveva già motivato, in una lunga diretta social, l’aumento dei costi del servizio al di là del nuovo “metodo normalizzato”, puntando il dito contro l’aumento dei costi di conferimento in discarica per l’indifferenziato (attualmente 320 euro a tonnellata, arrivato a costare 5 milioni e mezzo nel 2022) e gli evasori. Allora aveva dato notizia che gli uffici preposti hanno scovato 3.815 utenze “fantasma”, cioè soggetti non iscritti a ruolo, e 18.742 immobili presumibilmente senza utenza Tari nelle more di ulteriori accertamenti.
“Stanno partendo in questi giorni i primi 500 avvisi per queste persone, evasori totali Tari – ha reso noto nella nuova diretta social, ieri sera – Di questi 500, abbiamo scoperto che buona parte vivono nelle zone esterne. Era un impegno che avevamo assunto come amministrazione, che sta vedendo la luce“. La riscossione coattiva degli omessi pagamenti per le utenze “fantasma” riguarda gli ultimi cinque anni, oltre i quali il tributo è prescritto.
Quindi il sindaco Di Mare ha annunciato nuovi controlli porta a porta, “sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, da venerdì 3 novembre“, che saranno effettuati da agenti della Polizia municipale insieme a personale del gestore del servizio di igiene urbana. “Oggetto del controllo è l’indifferenziato – ha precisato – Questo porterà alla mancata raccolta laddove ci sono i presupposti di non farla“, aggiungendo che il gestore ha segnalato criticità “nei grossi condomini“.
Va ricordato che il servizio di igiene urbana è gestito in proroga tecnica fino al 31 dicembre prossimo dall’ati “Megarambiente“, giunta alla conclusione del contratto settennale il 31 luglio scorso. Nel frattempo il Comune sta predisponendo un nuovo capitolato per l’affidamento del servizio, che nelle intenzioni recentemente dichiarate dal sindaco dovrà prevedere la raccolta porta a porta anche ad Agnone Bagni e nelle zone esterne.