Impianti sportivi, per il consigliere Di Mare c’è assenza di programmazione


AUGUSTA – L’ultima vicenda legata alla chiusura provvisoria del palazzetto dello sport di Brucoli, ovvero l’impianto denominato “Centro sportivo di Brucoli”, ha determinato nuove tensioni tra le associazioni sportive cittadine interessate, nell’attesa che il Comune pubblichi il nuovo bando per l’assegnazione della gestione.
Trae spunto da qui il consigliere di opposizione Giuseppe Di Mare, attribuendo le responsabilità alla “assenza di programmazione“, quale “cavallo di battaglia di questa Amministrazione, dal campo sportivo fino alle cose più semplici, come la redazione di una nuova gara per l’affidamento in comodato d’uso dell’impianto in questione“.
Punta il dito contro l’assessore allo Sport Giusy Sirena: “Nessuna programmazione alla base del lavoro dell’assessorato competente, piuttosto una stucchevole nenia dei ritardi imputabili al settore competente ed una stancante ombra su “ambiguità” che non si capisce a cosa facciano riferimento; chi sa parli, denunci, altrimenti inutile nascondere le proprie incapacità dietro castelli di sabbia“.
Il consigliere dell’associazione “Cambiaugusta” ricorda: “Già con la delibera n. 8 del 1 febbraio 2016 l’Assessore allo Sport sapeva a quale rischio si andava incontro ed i tempi erano sufficienti per lavorare alla redazione di una nuova gara, così come recitava la delibera “questo Ente sta già provvedendo ad indire nuova gara”; non sono bastati 5 mesi da quella data ed 1 anno dalla sua nomina per la risoluzione del problema, ovviamente con responsabilità sempre altrui“.
Aggiunge: “Nel frattempo la Città viene, seppur temporaneamente, privata di un luogo che nel periodo estivo era vissuto da giovani, famiglie e bambini e rappresentava un luogo di svago per i nostri cittadini, senza dimenticare la programmazione a cui le società sportive devono far fronte per l’iscrizione ai nuovi campionati agonistici“.
Conclude con una sferzata alla maggioranza pentastellata: “Amministrare una Città è un’altra cosa ma chiaramente non è per tutti“.