Multa allo Sporting Augusta oggetto di una interrogazione consiliare
AUGUSTA – Trovano un ulteriore risvolto i fatti avvenuti lo scorso ottobre al “Megarello”, quando il presidente della squadra di calcio Asd Sporting Augusta e il gestore dell’impianto sportivo furono denunciati dalla Polizia per aver consentito l’accesso all’impianto a sette persone non autorizzate, in assenza del certificato di agibilità. Una denuncia da cui è scaturita, a seguito dell’archiviazione in sede penale per la tenuità del fatto, la sanzione pecuniaria in solido di 800 euro ai due soggetti coinvolti.
Infatti si registrano non solo l’acceso botta e risposta a mezzo social network tra il presidente della società sportiva Massimo Casertano e il sindaco Cettina Di Pietro, oggetto di una querela per diffamazione sporta dal Casertano, ma, più recentemente, un’interrogazione al sindaco protocollata dal consigliere comunale di opposizione Marco Niciforo.
In premessa, descrive un quadro delle strutture sportive in città “assai desolante, a cui contribuisce in senso negativo la mancanza di programmazione a medio/lungo termine da parte di questa Amministrazione comunale, per dare le risposte che i nostri cittadini meritano“.
Nell’interrogazione si ricorda che l’autorizzazione necessaria per consentire l’accesso al pubblico presso il Megarello sarebbe stata trasmessa al Comune di Augusta all’inizio della passata stagione calcistica, mentre il documento richiesto è stato rilasciato soltanto il 22 luglio scorso.
Entra nel merito dei potenziali effetti della multa: “Sanzionare una società sportiva con 800 euro significa mettere a rischio anche la prosecuzione di quella stessa attività: sia perché la somma è ingente in relazione ai bilanci di società di queste dimensioni, sia perché si corre il rischio che i dirigenti, che svolgono questo servizio sociale su base volontaria, potrebbero desistere di fronte a una burocrazia folle“.
Quindi nell’interrogazione presentata da Niciforo v’è una difesa delle attività promosse e del ruolo sociale svolto dallo Sporting Augusta: “La città non si può permettere di lasciare indietro una società che semina e coltiva i sani principi dello sport e che riveste un ruolo sociale di prim’ordine. Atleti, dirigenti e tifosi dello Sporting Augusta sono una risorsa per la nostra città e meritano il massimo del rispetto e della tutela. Queste realtà, come altre del nostro territorio, abbiamo il dovere di sostenerle, stimolarle e invogliarle a non desistere. Appare quanto mai opportuno ricordare a tutte le istituzioni che i dirigenti sportivi, a cui gli uffici del Comune hanno chiesto il pagamento della sanzione di 800 euro, sono le stesse persone che dedicano gran parte del loro tempo ad organizzare e favorire l’attività sportiva in città, togliendo tempo e risorse economiche alle loro famiglie in nome della grande passione che hanno per lo sport“.
Poi, un chiaro riferimento alla replica espressa a mezzo social network dal Sindaco: “In tutto questo il Sindaco ha anche confuso l’incontro tenuto in Comune con il presidente dello Sporting Augusta sig. Massimo Casertano, come utile per ottenere la raccomandazione del potente di turno per vedersi eliminata la sanzione, piuttosto che un dovuto diritto alla difesa. Infatti il verbale della P.S. invitava il soggetto interessato a far pervenire scritti o documenti al sindaco e chiedere di essere sentito; concedendo inoltre la possibilità allo stesso sindaco, qualora si ritenesse fondato l’accertamento, di determinare la somma da ammettere a sanzione da un importo minimo di euro 258 ad un massimo di euro 1.549“.
Niciforo evidenzia in conclusione un presunto paradosso: “Neanche la Procura di Siracusa aveva inteso procedere per condannare la violazione di cui al verbale della P.S., archiviando la pratica per la “speciale tenuità del fatto”. Insomma ecco materializzarsi il vero paradosso: la Procura archivia e il Sindaco condanna“.
Con l’interrogazione quindi intende chiedere all’Amministrazione: “Se è dovuto il pagamento della sanzione amministrativa anche quando non sussiste più il reato penale che sta alla base del verbale di contestazione della P.S. del 20 ottobre 2015; se, qualora ricorrano le condizioni di legge, intenda annullare la sanzione comminata ai signori Costa Gaetano e Casertano Massimo o, in subordine, rimodulare l’ammenda da euro 800 ad euro 258, che rappresenta l’importo minimo previsto dalle norme vigenti“.