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Augusta, parte il nuovo pozzo per mettere fine a due anni di crisi idrica nell’Isola

AUGUSTA – Ci sono voluti quasi dieci mesi, dalla consegna dei lavori all’inaugurazione, ma il nuovo pozzo di riserva ai giardini pubblici servirà da oggi le utenze dell’Isola, per mettere fine alla crisi idrica. Una vicenda di disservizi idrici a intermittenza, per infiltrazioni e guasti al vecchio pozzo (sebbene riqualificato), durata ben due anni, a cavallo di due amministrazioni, e che da diversi giorni si era nuovamente acuita rendendo necessaria l’attivazione del servizio autobotte.

Intorno alle 13,30 di oggi, il sindaco Giuseppe Di Mare, poco dopo aver firmato un’apposita ordinanza sindacale, ha dato materialmente il via, in una breve cerimonia organizzata alla presenza di giornalisti, tecnici, rappresentanti delle aziende donatrici (Sonatrach, Sasol, Gespi, Nico e Maxcom, infine Deltaimpianti) ed esponenti della maggioranza, alla immissione in rete delle acque emunte dal nuovo pozzo. Hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore uscente ai Lavori pubblici Beniamino D’Augusta, che aveva seguito l’intero iter di realizzazione, e il subentrante Angelo Pasqua, nominato lo scorso sabato nell’ambito del primo rimpasto di giunta.

Nei suoi ringraziamenti, il sindaco Di Mare ha sottolineato: “Senza tutta questa squadra che ci ha consentito anche finanziariamente, ma non solo finanziariamente, di realizzare quest’opera fondamentale per la città, oggi non saremmo stati qui a risolvere questo problema. Se il Comune gestiva quest’appalto per i fatti suoi, probabilmente, per quello che abbiamo visto, non lo portava a termine“. Si è rivolto anche genericamente a coloro che hanno mosso critiche in questi mesi, ringraziando ironicamente “chi probabilmente sperava che questo pozzo non si realizzasse“.

L’ordinanza sindacale, la numero 40, è stata emanata recependo l’atteso parere favorevole del responsabile Siav-Semp e coordinatore Sian dell’Asp di Siracusa – Distretto di Augusta sulla qualità dell’acqua emunta dal nuovo pozzo, ritenuta anche “dal punto di vista chimico e batteriologico con valori compatibili a quelli delle acque destinate al consumo umano”.

Come noto, il progetto definitivo-esecutivo approvato dall’amministrazione Di Pietro prevedeva la realizzazione del pozzo di riserva in prossimità dell’esistente, e l’attuale amministrazione Di Mare ha poi optato per la sua realizzazione, pur avendo prenotato i 635mila euro necessari nel bilancio previsionale, tramite convenzioni con le suddette aziende donatrici della zona industriale che hanno incaricato la ditta esecutrice, la rosolinese “Elettrotecnica Puglisi”.

Secondo le informazioni rese note in estate, il nuovo pozzo è intubato e cementato fino a quota -232 metri, perforato per presa d’acqua fino a -350 metri, mentre il livello statico sarebbe -90 metri con una risalita di acqua intercettata da più falde. L’amministrazione comunale dovrà adesso, come annunciato dal sindaco, procedere alla “sistemazione” del vecchio pozzo.


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